Dal consigliere comunale Daniele Romeo riceviamo e pubblichiamo
L’assurda decisione del Ministro Mussi di anticipare la decadenza anzi tempo del presidente dell’Accademia di belle arti di Reggio Calabria, Cosimo Caridi, mi pare illogica ed assurda, a meno che essa non venga legata a logiche di occupazione sistematica di tutti i posti di potere, cui questo centro sinistra ci ha già da tempo abituati.
Mi chiedo se qualcuno, nel consigliare il Ministro di sostituire Caridi, lo abbia anche informato degli ottimi risultati raggiunti dall’Accademia di Belle Arti negli ultimi anni: mi riferisco al ruolo che l’Accademia ha conquistato nel panorama culturale reggino ed anche nazionale, partecipando ad importanti rassegne, quali gli europei di Goteborg, le Olimpiadi di Torino, le Notti Bianche di Reggio (solo per citarne alcuni), con l’esposizione di opere degli stessi studenti, ma anche con l’attivazione dei sistemi di orientamento per gli allievi in ingresso, in itinere ed in uscita che sono valsi il primo posto nella graduatoria dei PON RICERCA che ha portato all’erogazione del contributo di 800 mila euro a fondo perduto che è superiore all’intero bilancio dell’Istituzione.
Lo stesso professore Zecchi, massima autorità nel campo dell’estetica dell’arte, ha avuto modo di complimentarsi per l’ottimo lavoro svolto, nelle sue visite all’Accademia reggina, dimostrando con tantissime uscite pubbliche la volontà di intraprendere un comune percorso culturale con la Città e l’Istituzione.
Allora mi chiedo perché mai questa assurda decisione del Governo di rimuovere il Presidente Caridi dall’incarico, anticipandone la scadenza naturale di circa 9 mesi?
Forse perché Caridi ha la grande colpa di essere stato candidato alle scorse elezioni comunali nella coalizione che ha sostenuto il Sindaco Scopelliti? O forse perché il centrosinistra nel timore di dover lasciare da un momento all’altro il Governo del Paese, cerca di occupare tutti gli spazi possibili?
Di certo sappiamo solo, e questi tristi fatti ci danno conferma, che la logica della meritocrazia continua a non trovare ospitalità nel Centro-Sinistra, anche se con decisioni del genere si danneggia un’istituzione, come l’Accademia di belle arti reggina, che si era finalmente svegliata da un antico torpore.
A Cosimo Caridi va tutta la mia solidarietà ed i complimenti per l’ottimo lavoro svolto fin quando gli è stato consentito, augurandogli che il TAR del Lazio riconosca tanto a lui, quanto ai suoi colleghi rimossi dal Ministro Mussi, che la cultura e l’arte non hanno colore politico.
Daniele Romeo
Cons. Comunale Alleanza Nazionale