Dall'assessore all'ambiente alla Provincia di Reggio riceviamo e pubblichiamo
Vorrei specificare, in merito al comunicato del Sindaco Scopelliti con il quale dichiarava che l'ente Provincia non ha assunto alcuna posizione rispetto alla realizzazione della centrale a carbone, che l' Ente guidato dall' avv. Giuseppe Morabito è stato il primo a dare un giudizio sulla vicenda e soprattutto a presentare dei progetti alternativi seri sull'area di intervento dell'ex Liquichimica di Saline.
Mi sembra opportuno ricordare come il Presidente Morabito era stato subito molto chiaro, infatti ricevendo una delegazione di Legambiente guidata da Nuccio Barillà, aveva dato assicurazioni: «La centrale a carbone non ci riguarda, noi stiamo pensando ad altro. Ne discuteremo con la Regione e i comuni del territorio, ma non mi parlate di carbone».
Il sottoscritto, unitamente al Vicepresidente della Provincia Costantino, ha sostenuto negli ultimi giorni, su tutti gli organi di stampa, che “la proposta di costruzione di una centrale elettrica alimentata a carbone rappresenta un'ipotesi di potenziale ed immotivata pressione sul territorio. Oltre a non essere prevista nel piano energetico regionale, la centrale dovrebbe essere integrata con l'elettrodotto di collegamento alla rete idrica nazionale, del cui tracciato non si hanno notizie precise ed il cui impatto territoriale non è certamente trascurabile.
Indipendentemente dalle questioni ambientali, già ampiamente riportare dalle varie testate giornalistiche, va detto che il "no" alla centrale scaturisce dall'incompatibilità progettuale rispetto ai piani di sviluppo provinciali. Infatti già lo scorso 25 luglio, su espresso indirizzo del Presidente della Provincia, abbiamo proposto uno studio di fattibilità a valere sulle risorse delle delibere Cipe, relativamente ad un sistema integrato di interventi per lo sviluppo e la valorizzazione turistico-ambientale dell'area dell'ex Liquichimica”.
Vorrei, inoltre, ricordare come abbiamo proposto degli interventi chiari come la riconversione del porto, da mercantile a turistico, con insediamenti di natura ricettoriale che necessitano una maggiore fruibilità dell'area da parte di operatori turistici. Acquisizione e bonifica dell'area dell'ex Liquichimica dove si dovrebbe sviluppare e realizzare un parco acquatico tematico di nuova generazione con l'utilizzo di acqua marina; una sorta di "Acquario" marino. Utilizzazione dell'area del pantano come luogo finalizzato a potenziare lo sviluppo e la riproduzione faunistica di specie in via d'estinzione. Realizzazione di un Infopoint Culturale, cogliendo l'essenza di enorme valore geo-moorfologico e culturale delle tre rocce esistenti quali Praca, Presterà, Pentidattilo, attuando dei percorsi ambientali per favorire conoscenze storico-scientifiche dei siti in questione.
Voglio, da ultimo, sottolineare che l'obiettivo prioritario dell'Ente Provincia è lo sviluppo eco-territoriale dell'area di Saline. Pertanto alla luce di quanto indicato dai nostri piani di sviluppo, la proposta per la costruzione della centrale, al momento, non appare condivisibile perché in contrasto con le linee programmatiche della Provincia.
L'Assessore all' Ambiente della Provincia di Reggio Calabria
avv. Giuseppe Neri