• Scomparso nel reggino: i parenti si appellano a Prodi

    Un appello al presidente del Consiglio ed al ministro dell'Interno e' stato rivolto dai familiari di Renato Vettrice in coincidenza col secondo anniversario della scomparsa dell'impiegato dell'azienda florovivaistica Sud Exsotica di Sant'Ilario dello Jonio, in provincia di Reggio Calabria. A rivolgere l'appello a Prodi e ad Amato sono la moglie di Vettrice, Antonella Mazzaferro, ed il fratello Carmelo. A loro si e' unito anche il presidente del Comitato interprovinciale per il diritto alla sicurezza, Demetrio Costantino. La loro richiesta e' che ''vengano poste in essere investigazioni approfondite per fare luce sulla scomparsa di Renato Vettrice''. Al presidente del Consiglio ed al ministro dell'Interno si chiede anche ''un intervento diretto a dare un'opportunita' di lavoro ad Antonella Mazzaferro per poter affrontare le spese indispensabili per far crescere e sostenere i tre figli minorenni''. Alcuni elementi emersi dall'indagine, ed in particolare le tracce di sangue trovate nell'azienda florovivaistica e che sono risultate appartenere a Vettrice, hanno reso concreta l'ipotesi di un allontanamento forzato e non volontario. La vicenda ha profondamente colpito la comunita' di Bovalino, dove vive la famiglia Vettrice. ''Ecco perche' le istituzioni – scrivono nell'appello la moglie ed il fratello di Vettrice e Costantino – non possono fingere che questo dramma quasi non esiste''. Dal giorno della scomparsa di Vettrice, i familiari dell'impiegato sopravvivono grazie all'aiuto dei parenti. Da qui la richiesta a Prodi ed Amato di ''un lavoro compatibile con il ruolo che Antonella Mazzaferro deve assolvere per la cura e l'educazione dei figli''. (ANSA)

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.