La Riqualificazione di Piazza Castello costituisce il completamento dell'intervento di restauro e riqualificazione del Castello Aragonese, già completato da alcuni anni, attraverso la ridefinizione dello spazio esterno al monumento e del rapporto fra questo e l'ambito urbano nel quale è collocato.
L'Amministrazione comunale ha voluto riqualificare uno spazio urbano così importante per la cittadinanza, in un' ottica di "rigenerazione urbana" già molte volte praticata in Italia ed in Europa, volta al recupero della vivibilità e della centralità degli spazi pubblici.
Il progetto redatto dagli architetti Anna Benedetto e Giuseppe Brigandì ha mirato ad una configurazione dello spazio esterno che restituisse prestigio e visibilità alle vestigia del Castello Aragonese, attraverso una profonda rivisitazione dell'assetto viario e del giardino che si presentava in condizioni di accentuato degrado degli elementi architettonici e del patrimonio vegetale (eccessivamente concentrato a causa di operazioni di impianto successive che avevano alterato e congestionato quello originario).
L'irregolarità dell'area di intervento ha imposto la creazione di uno spazio pluricentrico articolato nella Piazza, negli spazi di verde organizzato per la sosta e per il passeggio lungo i viali curvi e le strade intorno alla scuola Galilei (che vengono definitivamente pedonalizzate), nella Pineta che ospiterà un'area attrezzata per il gioco dei bambini, nella "Piazza" in corrispondenza dell'ingresso del castello in via Aschenez, nell' “isola dei servizi” che ospiterà il chiosco del fioraio. Tutte le parti del progetto sono organizzate in un continuum di spazi e percorsi che tende a ricomporre al suo interno la molteplicità degli elementi funzionali ed architettonici.
I lavori appaltati all'Associazione Temporanea di Imprese" AE.T. srl – CO.GE.DAsrl" e diretti inizialmente dal geom Filippo Latella e successivamente dall'arch. Alberto Di Mare, tecnici dell'Amministrazione comunale, hanno avuto avvio nell' ottobre 2005.
Gli elementi materiali preesistenti riutilizzabili (basole in pietra lavica della via Bottari, i cordoli dei marciapiedi in pietra di Macellari) sono stati ricollocati ed integrati con nuovi materiali (mattoni da pavimentazione, basole in pietra di Lazzaro, acciottolato, etc) con una maggiore attenzione al decoro urbano ed all'esito formale dell'insieme.
La vegetazione preesistente è stata per quanto possibile recuperata, in particolare per le specie di maggior pregio anche con il trapianto dal sito originario, ed integrato con nuove esemplari di maggior pregio.
Nell'area intorno alla torre nord ad esempio sono stati messi a dimora circa 26 esemplari di Citrus bergamia (bergamotto), emblema della città e stranamente poco utilizzato nei giardini pubblici cittadini, inoltre sono stati messi a dimora esemplari di Ceratonia siliqua (carrubo), e specie ornamentali quali Punica Granatum (melograni, var. da fiore), Eritryna cristagalli, Phoenix dactilifera , phoenix canariensis. E' stato inoltre realizzata un ampia superficie a prato (ca. 2000 mq) con relativo impianto di irrigazione automatizzato.
I muretti di delimitazione degli spazi e di contenimento sono stati inoltre rivestiti di un innovativo intonaco a base di biossido di titanio che, se (come auspichiamo) non verrà ricoperto dagli spray dei "graffitari", potrà svolgere la funzione di abbattimento e purificazione delle sostanze inquinanti presenti nell'aria e l'azione "autopulente" attraverso il noto processo di "fotocatalisi" che ne dovrebbe garantire una maggiore durata nel tempo.
Stazione appaltante : Comune di Reggio Calabria, Ufficio Progetti e leggi speciali
Finanziamento: legge 246/89 art. 2
Importo complessivo intervento: 555.066,42 €
Responsabile del procedimento: fino a marzo 2006 arch. Alfonso Cappuccio, da marzo 2006 arch. Alberto Di Mare
Direzione lavori: fino al giugno 2006 geom Filippo Latella
Dal giugno 2006 arch. Alberto Di Mare
Direttori operativi: Dott. Agr. Vincenzo Amore, geom. Giuseppe Velletri
Impresa esecutrice: A.T.I. "A.E.T. srl- CO.GE.DA.srl"
(ROTO SAN GIORGIO)