Prima di compiere la mattanza di Duisburg, i killer inviati dalla 'ndrangheta hanno guardato attraverso la vetrina del ristorante per accertarsi sull'identita' dei bersagli da colpire. Lo rivela oggi in un'intervista al quotidiano "Bild" un testimone oculare, il meccanico tedesco Michael M., 32 anni, che si e' trovato a passare insieme ad altri tre colleghi davanti alla pizzeria "Da Bruno" prima che avvenisse il massacro. "Ho visto due uomini davanti al locale", racconta il testimone, "avevano abiti scuri e uno di essi stava guardando dentro la pizzeria attraverso la vetrina. Quando ci siamo fermati, sono arretrati un po', nell'ombra della parete dell'edificio. Mi sono chiesto: 'Strano, forse aspettano per prendere qualcuno? Che fanno li'?'. Solo la mattina seguente ho appreso cio' che era avvenuto e mi e' venuto un brivido nella schiena". Il testimone riferisce che si e' trovato a passare in auto insieme ai tre colleghi davanti alla pizzeria. "Era passata da poco l'una e mezza di notte", spiega, "ci siamo fermati un attimo, poiche' un mio collega abita li' nei pressi e voleva scendere. Mi ha colpito subito la musica a forte volume che proveniva dal ristorante e la forte illuminazione al suo interno. In genere a quell'ora la pizzeria e' gia' chiusa". Michael M. fa poi la descrizione di un killer, che "era vestito di scuro e indossava jeans. Uno portava anche una giacca di jeans, l'altro aveva un giubbotto. Uno di loro aveva in testa un berretto scuro ed entrambi erano altri circa 1,80 m". Il testimone riferisce poi un particolare significativo, quando spiega che la Golf in cui sono state massacrate quattro delle sei vittime era parcheggiata in direzione opposta a quella in cui e' stata successivamente ritrovata. "La cosa strana", spiega, "e' che la Golf era parcheggiata in direzione opposta a quella mostrata nelle fotografie dei giornali. Deve essere stata spostata prima che iniziasse la sparatoria". (AGI)