''Puo' la Regione continuare a brancolare nel buio ed a farsi beffa dei tanti precari calabresi? Pare proprio di si, soprattutto se leggiamo le recenti sbalorditive dichiarazioni di Loiero che scarica sui Comuni, non solo la responsabilita' della mancata stabilizzazione dei lavoratori LSU ed LPU, ma anche l'accusa, molto grave, di indifferenza o addirittura di resistenza nell'applicazione delle procedure di inquadramento di questi precari nelle proprie piante organiche''. Lo ha dichiarato Giovanni Dima, consigliere regionale di AN. ''Il problema grave, pero', che la Regione finge di ignorare e che e' fortemente contestato dai Sindaci calabresi – afferma Dima – e' che i criteri di selezione per la stabilizzazione di questi lavoratori devono rispecchiare quanto disposto dall'art. 16 della legge 56/87 e cioe' l'anzianita' di partecipazione al progetto. I Comuni vorrebbero, invece, e la Giunta regionale lo sa benissimo perche' comunicato dai Sindaci nell'incontro di Lamezia del 16 luglio scorso, affiancare a quella disposizione di legge anche la circolare n. 32 del 16/04/99 del Ministero del Lavoro, che assegna agli Enti locali la possibilita' di selezionare i precari tenendo conto delle professionalita' e delle esperienze acquisite in uffici importanti e vitali per gli Enti stessi. Proprio su questi punti, infatti, si sta consumando un conflitto istituzionale che vede contrapposta la Regione a tanti Comuni e che contribuisce ad inasprire le attese di molti giovani calabresi''. ''Per non parlare, poi, dei circa trecentosessanta LSU e LPU in servizio presso i Dipartimenti Forestazione e Protezione civile, Pubblica Istruzione e Beni culturali, Urbanistica e Demanio della Regione – dice Dima – ai quali sono stati affidati, nel corso degli ultimi anni, importanti servizi nel settore della difesa idrogeologica, del monitoraggio e del funzionamento del sistema bibliotecario regionale e della catalogazione della strumentazione urbanistica ed ai quali e' stata offerta una possibilita' di stabilizzazione che stenta ancora a concretizzarsi. Infatti, anche in questo caso, nonostante le forti proteste dei precari ed i numerosi incontri che si sono susseguiti con la Regione sul tema, non si intravede ancora una soluzione chiara del problema, che possa tradursi in una loro effettiva stabilizzazione, tanto che si profilano all'orizzonte nuove forme di contestazione come quella simbolica del 15 agosto davanti la residenza estiva del presidente Loiero. L'auspicio, pertanto, e' che si possa iniziare a parlare di stabilizzazione di LSU e di LPU con serieta' e con la consapevolezza che e' necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilita' per il ruolo rivestito e per la funzione svolta''. (Asca)
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