La Calabria ''non e' una terra perduta alla democrazia, ma una vera e propria trincea nella lotta per la democrazia e la legalita'''. A sostenerlo e' il vice presidente della Regione Calabria, Nicola Adamo, in una lettera indirizzata a Walter Veltroni, che domani sara' in Calabria per partecipare a alcune manifestazione promosse dopo la strage di Duisburg. La strage, per Adamo, ''ha acceso i fari su una situazione preesistente'', con la 'ndrangheta che e' ''una ricca e potente holding industriale e finanziaria a livello mondiale''. Adamo ricorda l'attivita' della Giunta di centrosinistra: costituzione di parte civile nei processi di mafia; stazione unica per gli appalti; dimissioni dei consiglieri regionali se rinviati a giudizio per mafia o condannati, anche in primo grado, per ogni reato; riduzione dei costi della politica e degli sprechi. ''Facciamo la nostra parte – scrive Adamo – la faremo ancora con maggiore convinzione e senza valutare i rischi personali. Ma nel rassicurarti su questo non possiamo non chiederti di essere garante di una sinergia che dia alla Calabria, nella sua lotta di liberazione dal giogo mafioso, quegli strumenti che solo il Governo nazionale puo' garantire''. Al riguardo Adamo invoca ''fatti concreti'', tra i quali cita il caso dei benefici di legge. ''Nessuno chiede di rinunciare alla civilta' giuridica, ma si chiede un doppio binario nell'applicazione della legislazione premiale: quel che va bene per i delitti comuni non puo' andare bene anche per i delitti di mafia''. Adamo lamenta poi i tagli alle spese delle forze dell'ordine e il fatto che ''mancano i vertici in quasi tutti gli uffici giudiziari direttamente esposti nella lotta al crimine''. Inoltre si chiede il perche' del trasferimento del prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena: ''non troviamo risposta''. (ANSA)