• Siderno, non era agguato, ma incidente!

    E' durato circa dieci ore il mistero sulla morte di Domenico Gualano, di 43 anni, il cui cadavere e' stato trovato alla periferia di Siderno. Solamente nel pomeriggio si e' scoperto che l'uomo e' morto perche' ha battuto il volto a terra cadendo dalla bicicletta e non vittima di un colpo di fucile al volto, cosi' come era stato riferito dai medici del 118 a carabinieri e magistrato Stamani sul luogo del ritrovamento del cadavere, secondo quanto si e' appreso da fonti investigative, sono intervenuti i medici del servizio 118 di Locri i quali hanno stabilito le cause della morte in una ferita da colpo d' arma da fuoco. Quando il corpo di Gualano e' stato portato in ospedale, a Locri, e ripulito i carabinieri ed i medici hanno avuto qualche sospetto sulle modalita' della morte. Anche perche' sul luogo del ritrovamento del cadavere, non e' stata trovata la cartuccia del fucile e nessuno aveva sentito lo sparo. E' stata quindi disposta con urgenza un'approfondita ispezione esterna del cadavere al termine della quale e' emerso che l'uomo non e' deceduto per colpi d' arma da fuoco al volto, ma per la caduta dalla bicicletta in sella alla quale viaggiava. Anche i raggi x hanno escluso la presenza nel corpo di pallini. A trarre in inganno i medici del servizio 118 sono stati i piccoli fori provocati dalle pietre sulle quali l' uomo ha battuto il volto. Gualano, secondo quanto e' stato riferito, al momento dell'incidente era sotto l'effetto di alcol. Inoltre aveva una malformazione all'occhio destro e questo particolare ha fatto pensare ai medici ad un colpo di fucile sparato a distanza ravvicinata. Il viso dell'operaio era scuro anche perche' affetto da una patologia. Al termine degli accertamenti medici, il cadavere e' stato riconsegnato ai familiari che hanno predisposto i funerali. (ANSA).

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