• Regione, VI commissione approva “Fondo sociale”

    La VI Commissione consiliare, ''Affari dell'Unione Europea e relazioni internazionali'', del consiglio regionale della Calabria, presieduta dalla consigliera Liliana Frasca, ha approvato all'unanimita' dei presenti il Fse (Fondo sociale europeo), che prevede spiega la presidente della commissione ''risorse da utilizzare del Fondo sociale per oltre 860 milioni di euro per il periodo 2007/2013. Si tratta – aggiunge – di un programma che interviene su azioni cosi' dette immateriali, come l'occupabilita', il capitale umano, solo per fare un esempio, che in forte coerenza con gli altri programmi comunitari(Fers e Psr), punta ad accrescere l'occupazione ed il livello di competenza delle giovani generazioni e delle donne, a costruire una politica attiva del lavoro, ad intervenire sulla capacita' istituzionale di Regione, Province e Comuni, per consentire un'efficace e rapida utilizzazione di queste risorse''. Mentre per il consigliere Egidio Chiarella (Misto-Repubblicani europei), ''il voto favorevole, all'unanimita', sulla proposta del programma operativo Fse per l'attuazione delle Politiche regionali di coesione 2007/2013, rappresenta un messaggio politico-istituzionale forte, in direzione della grande sfida che abbiamo tutti di fronte: l'utilizzo corretto e proficuo dei Fondi Europei, che Bruxelles ci permette di adoperare per l'ultima volta. Sbagliare e' un sacrilegio!''. Nel corso dei lavori, inoltre, l'organismo ha audito i rappresentanti delle associazioni agricole regionali che hanno chiesto l'abrogazione del primo emendamento del programma comunitario inerente la cosi' detta ''governance'' sul ruolo delle Province. In merito a questo aspetto il consigliere regionale di Alleanza nazionale, Franco Morelli, ritiene che ''l'organismo, debba accogliere la sottolineatura delle associazioni agricole calabresi, che con il loro fondamentale suggerimento hanno consentito di cancellare per tempo una norma che puo' comportare conflitti nei rapporti con la Ue, e quindi, inevitabili ritardi e bocciature delle azioni progettuali di sviluppo''. (Adnkronos)

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