Villa Genoese Zerbi, a qualche settimana dalla chiusura di “Reghion 2010”, riapre le sue antiche sale all’arte, rafforzando, secondo i programmi dell’amministrazione comunale, il suo ruolo di sede espositiva capace di ospitare eventi culturali di portata internazionale.
Sarà la mostra antologica “Rabarama. Identità”, dunque, a prender vita nel nobiliare palazzo che domina il Lungomare, anch’esso, tra l’altro, coinvolto nel percorso espositivo dal momento che ospiterà diverse sculture.
“Identità”, promossa dal Comune di Reggio Calabria con la collaborazione di “Vecchiato New Art Galleries” di Padova, sarà inaugurata il 4 agosto e resterà in riva allo Stretto sino al 20 settembre: quasi due mesi, quindi, per consentire a reggini e turisti di ammirare le opere monumentali di Rabarama che rappresentano una sorta di vere e proprie installazioni.
L’interessante antologica comprende oltre 70 opere tra sculture di grandi, medie e piccole dimensioni di cui alcune inedite, ma anche oli su tela: il tutto volto a comporre il complesso panorama creativo dell’artista tramite un esaustivo percorso espositivo che approfondisce gli ultimi 10 anni di ricerca di Rabarama.
Le sculture sono in maggior parte realizzate in bronzo dipinto, alcune, invece, in marmo di Carrara. Una delle sale, invece, sarà interamente dedicata ad un’installazione (“Rinascita dell'uomo a una nuova vita” del 2003) in silicone e pigmenti policromi.
Per l’occasione anche un catalogo con una presentazione di Enrico Gusella e testi critici di Virginia Baradel, Luca Massimo Barbero e Luciano Caprile.
E proprio Gusella, in riferimento all’evento, ribadisce che “la rassegna mette in evidenza l’attenzione della città di Reggio Calabria per l’arte contemporanea a livello internazionale: le sculture in mostra sono collocate in un dialogo ideale e serrato con la storia con la storia e con l’ambiente, e sono volte a caratterizzare sul piano estetico e su quello dinamico, un tessuto urbano che diventa lo spazio scenico in cui si delineano suggestive forme, corpi la cui identità rappresenta il segno complesso e profondo del nostro tempo, e che i visitatori avranno modo di apprezzare nel più ampio contesto dell’opera e della ricerca stilistica dell’artista”.
Rabarama è il nome d’arte di Paola Epifani, artista romana che attualmente vive e lavora a Padova. Numerosi i successi ottenuti sia a livello nazionale che all’estero ed altrettante le partecipazioni a manifestazioni internazionalmente riconosciute: basti pensare, tra gli altri, al recente evento in collaborazione con Franck Muller a Ginevra; al premio “Profilo Donna” come migliore artista dell’anno vinto a Reggio Emilia nel 2006; alla personale tenuta alla Fundacion Sebastian di Città del Messico od alle mostre ospitate dai musei di Shangai e di Pechino (dove nel 2003, durante la Biennale ha ricevuto il premio per la giovane ricerca artistica). (ROTO SAN GIORGIO)