• Incendi: arriva l’esercito!

    E' uno scenario da inferno dantesco quello che appare in Calabria dopo tre giorni di incendi, che vanno avanti alimentati dal vento; ogni angolo della regione e' devastato dalle fiamme. L'azzurro del cielo estivo ha ceduto il passo al grigiore del fumo intenso, l'odore acre tipico degli incendi e' entrato fin dentro le case, da Castrovillari a Reggio. E' tutto un panorama di nero bruciato. E non e' finita. Per far fronte all'emergenza la Presidenza del consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza e da stamani, in ausilio ai vigili del fuoco, al personale del Corpo forestale e della protezione civile, sono al lavoro anche i militari dell'esercito. Stamani il prefetto di Catanzaro, Salvatore Montanaro, che ha istituito il Centro coordinamento soccorsi, ha annunciato che ''la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per la Calabria. Ora si e' in attesa del testo dell'ordinanza per vedere che tipo di attivita' straordinarie sono previste. Ieri sera abbiamo costituito il Centro Coordinamento Soccorso in modo da poter avere un unico centro di riferimento e per poter rendere sinergici tutti gli interventi necessari a far fronte a questa emergenza''. In Calabria da stamani sono stati oltre 170 gli incendi che sono divampati e che hanno interessato tutta la regione. Le province piu' colpite sono comunque quelle di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. L'attivita' di quantificazione dei danni non e' stata ancora avviata in attesa che le condizioni rendano accessibili le varie zone colpite dagli incendi. Oltre al settore dell'agricoltura, che e' tra quelli maggiormente colpiti, anche quello zootecnico sembra aver subito ingenti danni. Il Wwf della Calabria ha ricevuto, in queste ultime ore, decine di segnalazioni di animali morti. Il sottosegretario all'Interno, Ettore Rosato, ha comunicato al Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, l'arrivo di cento vigili del fuoco neo-assunti che saranno impiegati per arginare l' emergenza incendi. ''E' il primo intervento – ha detto Loiero – come mi ha comunicato Rosato. Il governo e' allarmato per quel che sta avvenendo soprattutto nel Mezzogiorno. Siamo tutti in allarme, la Calabria e' un immenso rogo, dal Pollino allo Stretto, ci sono situazioni che e' difficile fronteggiare''. Dalla Calabria, intanto, si leva un coro unanime per chiedere che vengano intensificate le attivita' di prevenzione contro gli incendi. Primo tra tutti e' il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, secondo il quale ''di fronte a questa catastrofe naturale, che minaccia da vicino decine di centri abitati, che distrugge come una furia centinaia di ettari di macchia mediterranea, che e' patrimonio naturale della Calabria e del Paese, occorre moltiplicare gli sforzi e gli interventi''. L'attivita' investigativa contro i piromani, intanto, ha dato i suoi primi frutti. I carabinieri, in provincia di Catanzaro, hanno arrestato un pensionato di 70 anni il quale e' stato sorpreso mentre incendiava sterpaglie in un terreno di sua proprieta'. L'incendio, a causa del vento forte, si e' propagato a terreni limitrofi distruggendo settanta ettari di bosco e alcune case rurali. Nel Parco Nazionale del Pollino, invece, il personale del Corpo Forestale dello Stato hanno trovato un rudimentale ordigno incendiario composto da una pietra avvolta da carta che era imbevuta di liquido infiammabile. Il commissario del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra, ha definito l'episodio come un ''atto di terrorismo ambientale''. (ANSA).

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