• Corpo Forestale: confermata origine dolosa roghi

    Continua incessante l'attivita' d'indagine delle squadre del Niab (Nucleo investigativo antincendi boschivi) del Corpo forestale dello Stato, attraverso il lavoro di repertazione delle aree maggiormente colpite dagli incendi e l'uso delle mappe satellitari per un rilievo esatto della superficie percorsa dagli incendi e la stima dei danni. Ne da' notizia un comunicato del Cfs, aggiungendo che a partire dalle prossime ore saranno verificate le testimonianze di numerose persone per ricostruire la dinamica di quanto accaduto, uno scenario, peraltro, ''che ha carattere di eccezionalita' per via delle condizioni atmosferiche predisponenti, quali forte vento, bassissima umidita' dell'aria e alte temperature''. ''Non sembrano ormai esservi dubbi – commenta il Corpo forestale – sulla natura dolosa dei roghi che hanno colpito al cuore i boschi di Abruzzo, Puglia, Calabria, ma anche della Campania e del Lazio''. Fino ad ora sono in tutto una ventina gli ordigni incendiari, utilizzati come inneschi, rinvenuti dal personale del Niab e dei Comandi Stazione del Cfs. Il Niab, Nucleo investigativo antincendio boschivo, istituito dal Corpo forestale dello Stato nell'agosto del 2000, e' una struttura investigativa in grado di applicare le piu' sofisticate tecniche di investigazione. Oltre al 1515, il numero di emergenza ambientale del Corpo Forestale dello Stato, l'Ispettorato Generale – ricorda il Cfs – ha attivato lo 06 4741360, il nuovo numero che i cittadini possono utilizzare per denunciare chi da' fuoco ai boschi o per segnalare eventuali comportamenti sospetti in tal senso. (ANSA)

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