La componente della commissione parlamentare antimafia Maria Grazia Lagana', vedova di Francesco Fortugno ucciso il 16 marzo del 2005, ha deciso di non partecipare momentaneamente ai lavori per ''dare l' opportunita' sia ai commissari, che ai giudici che stanno per essere auditi, di essere liberi sulla vicenda di mio marito''. Ad annunciare la decisione e' la stessa Maria Grazia Lagana' che, accompagnata dal presidente della commissione, Francesco Forgione, ha incontrato i giornalisti. I lavori pomeridiani della commissione prevedono le audizioni dei magistrati della Procura distrettuale antimafia, tra cui, il procuratore aggiunto Francesco Scuderi, il coordinatore della Dda, Salvatore Boemi, che sono coadiuvati dai sostituti Mario Andrigo, Giuseppe Bianco, Marco Colamonici, Santi Cutroneo, Antonio De Bernardo, Roberto Di Palma, Adriana Fimiani, Domenico Galletta, Nicola Gratteri, Giuseppe Lombardo e Francesco Mollace. All' incontro partecipano anche il presidente del Tribunale di Reggio Calabria, Francesco Lo Presti, il presidente della Corte d' Appello Luigi Gueli, il procuratore generale, Giovanni Marletta e il dirigente della sezione Gip, Roberto Lucisano. ''La Commissione antimafia – ha aggiunto Lagana' – e' qui a Reggio Calabria per fare cose serie. Per motivi di opportunita', in questa prima fase, perche' voglio cose serie, cioe' verita' e giustizia fino in fondo, mi allontanero' momentaneamente dai lavori della commissione''. Nei mesi scorsi l'on. Maria Grazia Lagana' aveva piu' volte sollecitato i magistrati della Dda di Reggio Calabria ad approfondire le indagini sull'omicidio di Francesco Fortugno. Il presidente della Commissione Francesco Forgione, incontrando brevemente i giornalisti ha ringraziato Maria Grazia Lagana' Fortugno per la sensibilita' dimostrata. (ANSA)