• Asl Locri: “Attività illegali anche dopo controlli”

    ''Le attivita' truffaldine nell'Azienda sanitaria di Locri sono proseguite nonostante l' innalzamento dei livelli di indagine susseguenti all' omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno''. A dirlo e' stato il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria, Marco Colamonici, uno dei magistrati che ha condotto l' inchiesta. ''L'operazione – ha aggiunto l'altro sostituto Mario Andrigo – ha evidenziato la depauperazione scientifica continuata delle casse dell'As di Locri, con prezzi enormemente gonfiati. A questo c'e' da aggiungere la presenza di numerosi casi di forniture false''. Il procuratore aggiunto, Salvatore Boemi, ha espresso l' augurio ''che Locri sia soltanto un'anomalia nel panorama piu' vasto della sanita' regionale. Siamo dinanzi ad un dissesto finanziario di quella Azienda che deve fare riflettere, un campanello d' allarme che deve indurre a maggiori e rigorosi controlli. Oggi non e' sufficiente dire che occorre ricercare gli evasori fiscali se non si colpisce, contemporaneamente anche la cattiva gestione amministrativa''. Il procuratore capo facente funzioni, Franco Scuderi, infine, ha sostenuto che ''e' sperabile che Locri sia un caso-monade. Io credo che questa povera terra ha bisogno di rivedere la luce, far emergere regole chiare e legittime, verificando possibilmente a monte la qualita' del personale impegnato nei vari settori della pubblica amministrazione''. All'incontro hanno partecipato anche il comandante regionale della Guardia di finanza, gen. Riccardo Piccinni, il comandante provinciale di Reggio , Francesco Gazzani ed il comandante dello Scico, Ignazio Gibilaro. (ANSA)

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