Certi compleanni non segnano soltanto
il tempo che passa ma sottolineano che esso costituisce una ricchezza per
quanti condividono, nel suo scorrere, esperienze e valori. Quello dell'associazione
di volontariato ospedaliero (Avo) di Reggio Calabria, giunta al traguardo dei
venti anni, rappresenta proprio uno di questi compleanni speciali perché nel
tempo che celebra, in realtà, festeggia un percorso condiviso e vissuto in
profondità da più persone.
quotidianamente nei reparti della struttura ospedaliera
"Bianchi-Melacrino-Morelli" per offrire al malato la loro semplici e gratuita
presenza. L'Università della terza Età ha ospitato il 25 marzo scorso il
ventennale di questa fiorente realtà associativa della nostra città.
Una festa
che ha richiamato a Reggio Calabria, oltre ad alcuni volontari delle otto avo
della Calabria, anche il vice presidente della Federavo, Gaetano Trovato, la
presidente dell'Avo Calabria, Rosanna Bonifati. A dare il benvenuto il
presidente onorario dell'Avo di Reggio Calabria, Giuseppe Messina, e la
presidente della stessa Roberta
Zehender. Presente che il direttore sanitario dell'azienda ospedaliera Vicenzo
Trapani Lombardo.
La musica dell'inno dell'Avo, scritto e composto dalla
giovani volontaria di Reggio Calabria Luisa Continolo, ha aperto e chiuso
l'incontro vissuto come un'occasione di gioia. Il tutto per ricordare quella
sera del 1987 e per ringraziare le volontarie che hanno scritto, fin dalla
prima pagina, la storia di questa associazione e che, insieme ad essa, hanno
compiuto venti di anni di amorevole e gratuito servizio in ospedale.
Dono e
gratuità, queste le parole chiave di un cammino che da due decenni rende Reggio
Calabria sempre più vicina al modello di autentica comunità sanante in cui la
malattia e la sofferenza delle persone siano risorse e occasioni di incontro.
Vicinanza discreta e silenziosa all'ammalato per garantire benessere nonostante
la degenza, questa le specificità di un volontariato che è ormai parte
integrante del tessuto genuino della nostra città.