Dal capogruppo dei Ds in consiglio comunale, Gianni Pensabene, in merito alla polemica relativa ai nuovi Vigili Urbani, riceviamo e pubblichiamo
Un sindacato, la C.G.I.L. ha prodotto ricorso al TAR, ed un altro, il SULPM, ha inoltrato denuncia alla Procura della Repubblica. Peppe Musarella dopo una chiara e puntuale denuncia pubblica è stato ascoltato dalla Guardia di Finanza; Massimo Canale ha messo in discussione la legittimità delle contravvenzioni dei nuovi Vigili Urbani. Ed infine i colleghi Nino Malara e Nuccio Barillà hanno chiesto un Consiglio Comunale aperto.
Tranne qualche replica d’ufficio della maggioranza che governa la città, tutto tace…. Su tutto, probabilmente, scenderà il silenzio: così come è già accaduto per una serie di fatti analoghi sui quali vi erano, e restano, non poche legittime perplessità.
Certo non vi è più tempo per fugare tali dubbi istituendo una commissione consiliare di indagine: ma almeno occorrerebbe discutere approfonditamente in consiglio comunale, per capire meglio un’operazione realizzata in piena campagna elettorale.
Talvolta il pensiero corre in libertà verso tempi in cui tempestivamente scattavano attenzioni ed indagini; viene in mente il caso MUSE, che tenne sulla corda per più di un anno l’amministrazione di centro sinistra allora in carica , e che alla fine si risolse senza che emergesse nulla di particolarmente eclatante. Un fatto che, paragonato alle vicende attuali, ci porta a percepire un inaccettabile utilizzo di due pesi e due misure!!
Credo sia giusto che il presidente del consiglio Chizzoniti, sensibile in altre occasioni a dar corso a chiarimenti ed approfondimenti nell’interesse della città, dia una risposta positivita alla richiesta di convocazione del Consiglio Comunale. I tempi per farlo ci sono, basta solo la volontà.
Si potrebbero chiarire in tal modo una seria di dubbi;
– si potrebbe capire come mai, ad esempio, il sindaco Scopelliti, che aveva proposto più di tre anni fa alla Commissione Regionale Tripartita un progetto di formazione e lavoro per l’assunzione nominativa di 100 vigili urbani, si sia ricordato di solo ora di rilanciarlo, utilizzando lo strumento delle società interinali in piena campagna elettorale;
– si potrebbe ancora tentare di capire come mai quando vengono banditi concorsi, come è già accaduto alla Regione Calabria o per altri bandi, la fame di lavoro spinge migliaia e migliaia di giovani a concorrere: ed invece alla selezione dei vigili ce n’erano solo qualche centinaio;
– si potrebbe capire come è passata l’informazione, come e chi l’ha veicolata ai pochi fortunati ; quali test specifici sono stati sottoposti ai partecipanti, e quale coerenza vi fosse tra gli stessi e l’esercizio di quella attività pubblica….
E’ giusto che la città sappia e si faccia un’idea disincantata e precisa sul tema dei temi: il lavoro dei giovani. E capire se esso è un diritto talvolta violato o se la nuova unica e consolidata procedura sia quella basata sulla raccomandazione.
Un’ultima sottolineatura:credo faccia pensare il silenzio sulla vicenda di talune forze politiche e di interi gruppi consiliari del centro sinistra. Qualcuno parla di trasversalismi. Giudizi certo gratuiti e forse infondati. Se si vanno a spulciare le prese di posizione su molte problematiche, come ad esempio: società miste, Carpe diem, utilizzo strumentale di 32 cooperative sociali di tipo B, progetto Obiettivo Lavoro, Programma di Sviluppo Urbano (del quale non è stata inaugurata nemmeno un’opera), forse allora, come in trasparenza, si potrebbero intuire tante cose. Fantapolitica ? Ai posteri l’ardua sentenza.