• Libera, la XII giornata della Memoria a Polistena

    ciottiAnche in questo 21 marzo Libera, che da 12 anni rappresenta un punto di riferimento importante per l'antimafia sociale e raccoglie piu' di 1.200 organizzazioni tra nazionali e locali, con la ''Giornata della memoria e dell'impegno'', ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie, rinnovando il suo impegno di contrasto alla criminalita' organizzata. ''Nel giorno in cui la natura rinasce – dichiarano da Libera – un'azione antimafia non puo' dimenticare l'esempio di coloro che hanno pagato con la vita la loro onesta' e correttezza civile. Come il rigoglio della primavera esprime


    anche la memoria della semente morta per dare spazio alla nuova vita, cosi' ogni nuovo passo sulla strada della legalita' e' possibile a partire da quei passi che sono stati stroncati su quella medesima strada, ogni nuovo diritto conquistato e' possibile da quei diritti che sono stati calpestati''. Semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell'ordine, sacerdoti, imprenditori e commercianti, sindacalisti, esponenti politici, amministratori locali, sono morti per mano delle mafie solo perche', ''con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere – sottolineano dall'associazione – . E' quindi con grande rispetto e gratitudine che vogliamo ricordarli tutti, dai piu' famosi ai tanti 'anonimi' su cui piu' facilmente e' caduto il velo della dimenticanza''. Libera per la XII edizione della giornata ha scelto la Calabria, ha scelto Polistena, cittadina al centro della Piana di Gioia Tauro, un territorio tra i piu' importanti della regione per le sue potenzialita' economiche e sociali ma condizionato anche dalla presenza della criminalita' organizzata. E dunque la scelta di Polistena ha l'obiettivo di rinnovare ''con-senso all'operato di chi faticosamente ogni giorno lavora per l'affermazione dei diritti di cittadinanza – spiegano – per tessere nuovi significati che rafforzino l'antimafia sociale, per riaffermare il ruolo propositivo della societa' civile, per sottolineare ''la voglia e le possibilita' di cambiamento, l'ansia di riscatto sociale e l'impegno a riqualificare il territorio, solitamente stigmatizzato come zona socialmente degradata, economicamente e culturalmente sottosviluppata''. (ASCA)

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