Nel giorno della manifestazione organizzata da Libera a Polistena per non dimenticare le vittime delle mafie, il mondo politico e istituzionale trova la sua unita' e ribadisce l'importanza che tra i cardini principali della lotta alla criminalita' organizzata ci siano il sequestro e la confisca dei beni agli esponenti delle cosche. Sul fronte della lotta alle mafie ed alla criminalita' il Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, ha ribadito, in un messaggio fatto giungere a don Luigi Ciotti, che e' ''una guerra che si combatte ogni giorno e che richiede l'attenzione e l'impegno di tutti. Criminalita' e mafia non sono un' emergenza. Per questo non e' sufficiente un impegno straordinario di pochi ma occorre la mobilitazione di tutti, ognuno secondo le proprie responsabilita', ognuno secondo le proprie possibilita' e capacita'''. Anche il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, che per impegni istituzionali non e' potuto intervenire alla manifestazione, ha inviato un messaggio al Presidente di Libera nel quale ricorda che ''sale da questo straordinario impegno una forte e pressante domanda di riforma e di rinnovamento, che richiama la politica e le Istituzioni a mettere in campo una capacita' interpretativa piu' profonda, in grado di fondare una relazione aperta ed avanzata con chi quella domanda pone''. Ed e' il Ministro dello Sport, Giovanna Melandri, a rivolgersi ai familiari delle persone uccise dalla criminalita' organizzata sostenendo che ''le vittime della mafia devono essere equiparate a quelle del terrorismo. Contro la mafia esiste solo la battaglia dura. La mafia e' sporcizia, spazzatura''. Sul tema della confisca dei beni alle cosche e' il presidente della commissione parlamentare antimafia, Francesco Forgione, a sostenere che il ''governo deve fare di piu' per velocizzare le procedure''. E il viceministro all'Interno, Marco Minniti, a ricordare che ''la confisca dei beni alla mafia e' un aspetto sul quale stiamo lavorando e costituisce un impegno fondamentale''. Nel concludere la manifestazione don Ciotti ha ribadito che ''le parole sono stanche. Dobbiamo assumerci la nostra quota di responsabilita' per dire basta''. A Polistena sono intervenuti anche centinaia di delegazioni di Comuni di tutt' Italia con i loro gonfaloni. Sono stati numerosi i messaggi e le dichiarazioni di amministratori pubblici che hanno voluto esprimere la loro vicinanza e presenza alla Giornata della Memoria. ''La presenza di tanti sindaci e di tanta gente – ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero – apre il cuore alla speranza per un cambiamento''. (ANSA)
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