• Al via il 45′ congresso del PRI

    PRI''Ragione e' liberta''': e' questo il tema del 45/mo congresso del Partito repubblicano italiano che si aprira' domani pomeriggio con la relazione del segretario Francesco Nucara per concludersi domenica all'Hotel Ergife di Roma. Alle assise prenderanno parte mille delegati, in rappresentanza di 620 sezioni e di 11.200 iscritti.
    La regione piu' rappresentativa per numero di iscritti e' l'Emilia Romagna, mentre dal punto di vista dei delegati al

    congresso e' la Calabria, e questo perche' per la rappresentanza non valgono solo le tessere ma anche i risultati elettorali. Oltre alla relazione di Nucara, domani e' previsto tra l'altro l'intervento del portavoce e vicepresidente della comunita' ebraica di Roma Riccardo Pacifici, mentre sabato parlera' ai repubblicani il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.
    Saranno tre giorni di confronto sulla linea seguita dal partito, che sotto la guida di Nucara si e' schierata nella Casa delle Liberta': L'Edera riflettera' in vista delle prossime consultazioni amministrative, ma soprattutto della prospettiva delle alleanze del partito. ''In politica non c'e' niente di immutabile e irreversibile'', spiega Nucara, riferendosi proprio all'adesione al centrodestra. ''In questi anni – sottolinea – abbiamo avuto modo di guardare da vicino i comportamenti degli alleati, ma la Cdl non esiste piu'.Nucara
    Il problema non e' Berlusconi, ma certe posizioni di An e dell'Udc che, quanto a statalismo, non sono troppo diverse da quelle di Bertinotti, Giordano e Diliberto''. Per questo Nucara porra' al congresso il problema della collocazione del Pri: ''Al centrodestra – sottolinea – chiediamo di partecipare all'elaborazione del programma. Vogliamo esserci e giudicare: e se, alla fine, sui temi per noi centrali, come la difesa dell'economia di mercato o l'energia nucleare, non avremo risposta, e' chiaro che potremmo uscire dall'alleanza''.
    Non sarebbe alle viste per l'Edera un ingresso nel centrosinistra: ''Per noi la politica estera e' dirimente: siamo per la difesa dei valori occidentali e dello Stato di Israele: fino a che nel centrosinistra ci sara' Diliberto e, in genere, la sinistra radicale, non potremo esserci noi''. Tuttavia, i repubblicani aprono, pur se su singoli provvedimenti, al governo Prodi, anche se ribadiscono il no sui Dico. Il partito arriva, invece, diviso al vertice per quanto riguarda le prossime elezioni amministrative.
    ''Il Pri avra' le mani libere e decidera' caso per caso con chi allearsi, senza preclusioni verso il centrosinistra'', sostiene Nucara, ma Giorgio La Malfa, che arriva da presidente dimissionario al congresso, nei giorni scorsi si e' mostrato piu' cauto. (ANSA).

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.