A proposito dell'attentato incendiario di Palazzo San Giorgio dall'ufficio stampa dei Comunisti Italiani riceviamo e pubblichiamo
Le avventate e improvvide dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Scopelliti, per commentare il grave episodio incendiario ai danni di un archivio di Palazzo S. Giorgio, rappresentano una nuova incredibile, inquietante ed infelice sortita da parte di un Sindaco che ha perso la testa e non si rende conto di ciò che dice.
La tesi portata avanti dal Sindaco che ha definito il grave gesto come “frutto della campagna di odio contro l’amministrazione comunale” rappresenta uno dei punti di più basso ed infimo livello raggiunto in questi anni dall’amministrazione reggina.
Dobbiamo, purtroppo, ricordare al Sindaco Scopelliti che è ancora assordante il silenzio dell’Amministrazione Comunale rispetto ai pesanti episodi di danneggiamento, sfociati nel doloso tentativo di incendio, verificatisi qualche settimana fa ai danni di alcune Sezioni e delle sede Provinciale del Partito dei Comunisti Italiani e del Prc, con l’arresto in flagranza di un militante della destra reggina.
Rispetto ad eventi così gravi il Sindaco Scopelliti non ha sentito il dovere morale di esprimere solidarietà e condanna per quei gravissimi gesti.
In quella circostanza cosa avremmo dovuto pensare ed affermare?
Forse che l’amministrazione comunale, con il suo omertoso silenzio, copriva e spalleggiava gli incendiari della destra reggina?
Non l’abbiamo fatto perché siamo persone serie e con un altissimo senso di responsabilità.
Palazzo S. Giorgio è, fortunatamente, la casa di tutti i reggini e non è la casa privata di Scopelliti e dei suoi sodali.
Siamo proprio all’ABC dell’amministrazione e della gestione della cosa pubblica; bisogna ricordare a questi sedicenti amministratori che il Comune è la più alta istituzione cittadina e non proprietà esclusiva di alcuno.
L’episodio incendiario offende tutta la città e tutta la comunità reggina, non ci sono, né ci possono essere, distinguo e confini di appartenenza.
Il Sindaco ha il preciso dovere di correggere le sue infelici ed imbarazzanti dichiarazioni, altrimenti ci costringe a pensare che l’attentato incendiario e la sua scomposta reazione siano legati a questioni e beghe tutte interne alla sua amministrazione.
Del resto si potrebbe ricordare il contorto ed oscuro episodio della bomba ritrovata a Palazzo S. Giorgio qualche anno fa i cui contorni sono stati, qualche mese fa, al centro delle cronache nazionali per lo strano, e mai chiarito, coinvolgimento del Sismi.
Un vicenda che è stata al centro di una dettagliata interrogazione parlamentare presentata dai deputati del Partito dei Comunisti Italiani.
Siamo consapevoli che, ormai, ci troviamo in campagna elettorale, ma anche gli scoop elettoralistici devono avere dei limiti di decenza e dei confini di buon gusto.