Negli ultimi tre anni, il numero dei bersagli, come vengono chiamate in gergo le utenze
intercettate, ha raggiunto in Calabria quota 36mila con un incremento medio annuo del 22,7 per cento significativamente al di sopra dell'incremento medio annuo nazionale pari al 13,8 per cento. Crescono anche i costi delle intercettazioni messe in campo dallo Stato
per contrastare crimine organizzato e malcostume in Calabria: oltre 98,2 milioni di euro nel periodo che va dal 2003 al 2005. A poche settimane dall'approvazione del provvedimento di legge sulle intercettazioni telefoniche, l'Eurispes Calabria traccia la geografia dei bersagli e dei costi delle intercettazioni per ogni singola procura calabrese.
Dal 2003 al 2005 il numero dei bersagli ha registrato un incremento del 47,4 per cento passando dalle 9.272 intercettazioni del 2003 alle 13.668 del 2005. Nel 2004, inoltre, i bersagli sono stati ben 13.046: piu' 40,7 per cento rispetto al 2003. Come era prevedibile per competenza territoriale e per permeabilita' al crimine organizzato, ben 7 bersagli su 10 sono concentrati nella procura di Reggio Calabria, con 25.472 su un totale regionale di 35.986 casi tra il 2003 ed il 2005. Rilevante anche il valore assoluto registrato per la procura di Catanzaro con 4.191 osservazioni telefoniche pari all'11,6% del dato complessivo. A seguire gli uffici giudiziari di Palmi con 1.337 bersagli (3,7%), Lamezia Terme con 1.221 bersagli (3,4%), Vibo Valentia con 1.116 bersagli (3,1%), Cosenza con 782 bersagli (2,2%), Locri con 677 bersagli
(1,9%). In coda, le procure di Castrovillari con 350 bersagli (1,0%), Paola con 310 bersagli (0,9%), e gli uffici giudiziari di Rossano e Crotone rispettivamente con 267 bersagli e 263 bersagli entrambi con una incidenza sul totale regionale pari allo 0,7 per cento. Il quadro muta se si analizzano le variazioni percentuali intercorse tra il 2003 ed il 2005. A registrare la maggiore dinamicita' nel numero delle intercettazioni telefoniche e' la procura di Castrovillari con un incremento pari al 120,3%, seguita dalle procure di Palmi (103,5%) e Locri (89,3%). In direzione opposta alcuni uffici giudiziari che, nell'arco temporale considerato, hanno visto
decrescere gli "ascolti": Rossano (-9,2%), Lamezia Terme (-8,6%) e Crotone (-7,2%). Costi: in media quasi 33 milioni di euro all'anno per intercettazioni. Per ascoltare le conversazioni telefoniche, in Calabria si spendono mediamente circa 33 milioni di euro all'anno. In particolare nel 2003 sono stati impegnati 36.146.927,93 di euro, nel 2004 24.654.482,24
di euro e nel 2005 37.399.476,24 di euro. (AGI)