Il Sindaco Scopelliti ha rinnovato la tradizione che vuole il Primo Cittadino offrire in Cattedrale, a nome della Città, il cero votivo all'Effige della Madonna della Consolazione.
Ecco quanto da lui espresso in Cattedrale:
''Reggio Calabria e' tornata ad essere una citta' accogliente, patrimonio da scoprire, punto di riferimento per i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Sono trascorsi quattro anni – ha sostenuto Scopelliti – da quando, per la prima volta, ci trovammo ai piedi di quest'altare per un impegno di fede e per proseguire il secolare rito della civitas reggina. Un periodo, quello che sta per concludersi, che ha restituito alla citta' la sua vera vocazione, quella turistica. Reggio e' tornata a recitare un ruolo visibile, luogo di aggregazione giovanile, citta' in grado di integrare l'antica civilta' con le nuove culture. L'accoglienza e' diventata uno stile organizzativo di integrazione che rifugge dagli stereotipi e dalla retorica e si pone come testimonianza fattiva di una societa' multietnica. Oggi, la nostra e' una citta' aperta che,
anche nelle occasioni piu' difficili e dolorose, riesce a ritrovare la forza per vincere le paure, cullare la speranza e continuare ad operare per il bene comune e secondo ideali di giustizia''.
''Ci avviamo alla fine di questo mandato popolare – ha proseguito il Sindaco – e, qui, davanti alla Madonna, da un lato sentiamo l'orgoglio della regginita' che ci ha guidati in questo
difficile percorso di amministratori, dall'altro avvertiamo il rammarico per la litigiosita' della politica. Oggi, quella che veniva indicata come nobile arte, e' diventata occasione di scontro, di critica gratuita e fine a se stessa, che non guarda all'interesse della collettivita' e al bene comune, ma solo al potere. La nostra cultura, la nostra formazione, il nostro essere cristiani ci spinge a rigettare questo modo di fare politica che inficia e minaccia la libera convivenza e le regole democratiche. Per noi la politica si deve basare su ragioni etiche, su una sincera passione ideale e sulla dialettica democratica. Deve essere, soprattutto, un mezzo di aggregazione e di partecipazione sociale, uno strumento concreto in grado di intervenire efficacemente sui processi decisionali che interessano l'intera collettivita'. Chi ha ricevuto il consenso popolare, chi ha la responsabilita' delle scelte, deve governare, con equilibrio e saggezza, sempre pronto all'ascolto e al dialogo costruttivo. Lo scopo della politica e' l'avvento di un mondo in cui la ragione ispiri le azioni di tutti gli uomini, una ragione illuminata da una forte carica ideale e di Fede. Lungo questo cammino politico-amministrativo siamo certi di non aver abbandonato la strada maestra''.
''Abbiamo lavorato molto – ha sostenuto Scopelliti – ma ancora molto rimane da fare. L'Amministrazione comunale, che ha sempre riconosciuto la centralita' della famiglia quale nucleo fondante della societa', ha guardato con grande interesse alle fasce sociali piu' deboli. Come non ricordare i progetti per gli anziani, per i diversamente abili, la destinazione dei fondi del Decreto Reggio all'occupazione, all'edilizia scolastica, alla costruzione di centri educativi per i bambini, all'impiantistica sportiva che ci aiutera' alla formazione delle nuove
generazioni. Assieme a tutto questo c'e' da ricordare l'impegno a favore della cultura con le mostre di Villa Genoese Zerbi, la valorizzazione della creativita' degli artisti locali nelle
esposizioni del Castello Aragonese. E come non rimarcare il ruolo che Reggio si e' saputo ritagliare nello scenario europeo? Lo confermano i due importanti ponti con Malta e Barcellona che esaltano la baricentricita' della citta' nel Mediterraneo. Non meno incisiva e' stata la nostra presenza nel contesto della lotta alla criminalita' organizzata, con la destinazione a fini
sociali dei beni confiscati alle cosche che rappresenta un chiaro segnale di inversione di tendenza e l'affermazione della supremazia dello Stato. In questa continua emergenza crediamo che il compito della politica nella lotta alla mafia e' quello di garantire al cittadino la liberta' da tutti i bisogni''.
''I rapporti che abbiamo istaurato e consolidato in questi anni con la comunita' ecclesiale – ha proseguito Scopelliti – sono stati sempre improntati sulla reciproca collaborazione,
senza mai lasciare inascoltati i sapienti consigli e le paternali sollecitazioni del Metropolita. La citta' e' cambiata. Abbiamo lavorato per costruire un'immagine nuova, vincente, per
dare a Reggio un volto dinamico. La dimensione e' diventata turistica, consentendoci, anche grazie alla collaborazione dei cittadini, di avviare un progetto piu' generale di prospettiva e
di sviluppo duraturo''