Questa la relazione dell'assessore comunale al bilancio, Giuseppe Agliano, nella seduta dedicata al riequilibrio del bilancio: “Recependo le esigenze manifestate dai dirigenti e dai responsabili delle unità operative ed esaminando la relazione sullo stato di attuazione dei programmi e sugli equilibri di bilancio, si evince che sia per la gestione di competenza che per la gestione dei residui non risultino situazioni tali da far prevedere l’alterazione degli equilibri di bilancio per tutto il 2006. Occorre inoltre sottolineare che per il primo semestre 2006 così come per il 2005 – 2004 – 2003 – 2002 l’ente ha rispettato il patto di stabilità. La nostra amministrazione ha dimostrato di essere sempre più virtuosa e non virtuale. Altro passaggio importante le risorse in entrata con la caratterizzazione nel 2006 del trasferimento della gestione delle attività legate ai tributi comunale alla società mista REGES, servizio che ha raggiunto livelli di efficienza ottimali. E’ stato accertato oggi oltre il 65% delle entrate, cioè, un punto percentuale in più rispetto allo scorso anno. L’amministrazione non ha aumentato alcun tributo ai reggini, acqua, spazzatura, tosap, imposta sulla pubblicità, ICI, hanno le stesse aliquote del 2001. Inoltre è stata ridotta del 25% la tassa sui rifiuti agli operatori turistici e per il prossimo anno è prevista la riduzione dello 0,5% dell’ICI sulla prima casa oltre che l’abbattimento del 50% per le famiglie numerose. Da evidenziare che per la prima volta in un ente locale si parla di interessi attivi che maturano a favore dell’ente grazie alla finanza innovativa di gestione di liquidità di rendimenti degli enti. Si tratta di milioni di euro che sono entrati nelle casse comunali. E’ altresì importante ricordare che negli ultimi anni i piani triennali delle opere pubbliche sono stati impegnati per oltre il 75%. Fondamentale poi la capacità dell’ente di reperire fondi, ad esempio il rifinanziamento del decreto Reggio. Altro dato significativo il miglioramento degli standard dei servizi offerti e gli investimenti nel settore del sociale, passando dal 36% al 47%; e nella gestione di territorio ed ambiente (dal 73% all’84%).