Lo sostiene Agelo Antonio Larosa,segretario provinciale del Partito della Rifondazione comunista, riferendosi alla situazione dell'Amministrazionecomunale.
''Alla strumentalizzazione di Scopelliti dell'identita' storico-culturale di Reggio Calabria, alla strisciante privatizzazione di ampie fette dello spazio pubblico democratico, bisogna opporre un'idea altra di comunita',basata sui valori della partecipazione democratica e dell'inclusione sociale, della solidarieta' attiva,dell'incontro fra culture diverse.
Occorre avanzare l'idea di un modo radicalmente e qualitativamente diverso di gestire lerisorse pubbliche, con una sobrieta' di fondo che restituisca alla cosa pubblica il suo senso piu' profondo (basta spesefolli – 120 mila Euro per avere vallette e tronisti – in''frizzi e lazzi'' di dubbio gusto e di dubbia qualita').
E, quindi, volendo essere concreti: piu' acqua e piu' acquabuona nella case di Reggio Calabria, piu' asili nido, piu'spazi di produzione e di fruizione della cultura, piu' luoghi di aggregazione per le varie fasce sociali, piu' pratiche dimunicipalismo democratico quali i bilanci partecipativi e/o le Consulte tematiche, piu' decentramento reale di prerogative e risorse verso le Circoscrizioni (che nonpossono piu' essere solo mezzi di erogazione di indennita'pubbliche), piu' politiche attive di accoglienza dei migranti, piu' trasporto pubblico ed ecologico, piu'periferia e meno ''vetrina'' del centro-citta'''.
''In sintesi, – dice Larosa – abbiamo urgenza di costruire un Progetto politico con la maiuscola, in piena sintonia con gliumori e i bisogni delle genti di Reggio Calabria, un Progettocapace di distinguersi dalle destre anche e soprattutto per la sua trasparenza etica''.
''Rifondazione Comunista ritiene – conclude Larosa – che visiano tutti i margini per stare ''dentro a questa partita'', giocandola con la chiara ambizione di vincere. E, allora,torniamo tutti insieme a fare la sinistra, torniamo tuttiinsieme ad essere la ''Primavera'' di Reggio''.