Specializzati in rapine ai danni di agenzie di viaggio, cinque giovani calabresi residenti nel
veronese e nel bresciano hanno visto la loro carriera criminale infrangersi quando hanno tentato il salto di qualita' aggredendo una banca.
In carcere con l'accusa di rapina in concorso sono finiti Rocco d'Agostino, 20 anni di Cinquefrondi, residente a Nogarole Rocca (Verona), Giuseppe Martinone (20) di
Silla (Reggio ), residente a Bussolengo (Verona), Marcello Delisi (20) e Vincenzo Ianni (21), entrambi di Gioia Tauro ma residenti a Palazzolo sull'Oglio (Brescia), ed infine
Michele Angilletta (20) di Cinquefrondi, residente a Villafranca Veronese.
L'organizzazione e' stata scoperta dai carabinieri del Nucleo Operativo di Verona in collaborazione con i militari di Peschiera del Garda (Verona). Con un ultimo arresto effettuato
ieri, i militari hanno completato un'operazione che aveva preso il via il 2 febbraio scorso. Quel giorno due individui a viso scoperto rapinarono, taglierino alla mano, l'agenzia della
Popolare di Brescia a Bussolengo. Bottino seimila euro. Attesiall'esterno da altri due complici a bordo di un'utilitaria rubata, non riuscirono a salire in auto per la reazione di
alcuni cittadini richiamati dalle grida del direttore dell'istituto di credito. Il primo a essere bloccato dai passanti e dai carabinieri fu D'Agostino seguito poche ore dopo da Martinone. Il giorno successivo finirono in manette anche i due complici fuggiti in auto, Delisi e Ianni.
Le indagini hanno permesso di stabilire che della banda faceva parte anche Angilletta, non presente alla rapina alla Popolare, arrestato ieri.
Secondo gli investigatori i cinque sarebbero i responsabili, agendo in tre, in coppia, o singolarmente, degli assalti tra novembre 2005 e gennaio di quest'anno a quattro agenzie di
viaggio – due a Bussolengo, ma una rapinata due volte, una a Lugagnano di Sona (Verona) e una a Caselle di Sommacampagna (Verona)- e a una tabaccheria di Povegliano (Verona). Nel corso dell'operazione i carabinieri hanno sequestrato una pistola a gas, taglierini e decine di schede telefoniche. (ANSA).