Dopo le dichiarazioni di Luigi Fedele e successive al voto, la replica di Saverio Zavettieri è durissima, al vetriolo: "Non conoscevo l' on. Luigi Fedele quale esperto di flussi elettorali, di mobilita', di come si organizza e si mantiene il consenso, di come si formano i partiti, anche se di strada politica ne ha fatta parecchia da quando era medico condotto in quel di Sinopolicchio.
Lo sapevo esperto, questo si', – afferma Zavettieri – di insediamenti di zoo di animali esotici nell' Azienda forestale di Basilico' di Gambarie d' Aspromonte, morti di freddo e di clima nell' autunno di qualche anno addietro, costati decine di miliardi alle casse dell' Ente presieduto da uno stretto congiunto, per soddisfare le ambizioni di un presidente
intraprendente e produrre pubblicita' a buon mercato, non certo della Calabria migliore, sui media nazionali. Conoscevo il
Nostro anche come esperto in 'Concorsone' dove, per caso, trovava naturale collocazione un congiunto ancora piu' stretto, procurando ancora una volta una overdose di pubblicita' alla Calabria specie nella seguitissima trasmissione di Italia 1 'le Iene', ma mai come esperto in formazione di partiti. Anche perche' il suo, quello di Forza Italia, se l' e' trovato bello e fatto dal cavalier Berlusconi, e si e' subito ficcato dentro, come il topo nel formaggio. Per quanto riguarda il paragone tra la ricostituzione, lenta e faticosa, ad opera di centinaia di militanti, del Partito Socialista, e la nascita, come un fungo, del Partito Meridionale dell' attuale Presidente della giunta, dal cuore del potere regionale, l' on. Fedele non sa di cosa parla se mischia la lana con la capicciola''.
''Cio' che piu' mi offende – sottolinea ancora Zavettieri – non e' tanto l' accostamento personale al Presidente della
Giunta regionale, quanto quello di due storie, due formazioni, due esperienze politiche assai diverse, espressione di due modi diversi di fare politica, i cui effetti incominciano a farsi sentire col degrado attuale e la caduta verticale di credibilita' agli occhi del Paese nonostante i fasti elettorali del Pdm. Se l' on. Fedele non si rassegna all' idea che un partito piccolo come quello Socialista, col motore a la guida calabresi, sia stato l' artefice della sconfitta a livello nazionale della Casa delle Liberta' e della vittoria del centrosinistra lasciandolo orfano del potere che, a quanto pare e' l' unico strumento di consenso elettorale a lui piu' consono, si consoli almeno col fatto che questo stesso partito, nel 2000 e' stato determinante per la vittoria in Calabria della Casa delle Liberta', da cui e' scaturita prima la sua elezione a presidente del Consiglio regionale e quindi le sue fortune politiche e personali''