“Un lavoro interessante che ha mirato a fare il punto del sistema Calabria”. Ha esordito così il vice ministro all’Interno Marco Minniti a conclusione della lunga giornata della Commissione regionale sulla sicurezza. Dopo i primi incontri della mattinata, nel pomeriggio ad essere protagonista anche la magistratura inquirente. Ne esce un bilancio positivo, spiega Minniti, per quanto concerne il lavoro fatto.
Tre gli aspetti preminenti. La “Questione Calabria” non riguarda solo i calabresi ma l’intera nazione. La criminalità organizzata ha sì le sue radici qui, ma i suoi effetti e le sue ramificazioni vanno ben oltre i confini anche nazionali. La sua lotta resta la priorità ed è pre-requisito indispensabile allo sviluppo di questa terra. Per farlo occorre un intervento che sia costante e forte, guidato da una strategia comune. Ma la partita Calabria si gioca anche sul piano della credibilità e della fiducia, così come la sentono i cittadini. Bisogna rispondere alla “domanda Stato”. A conclusione il vice ministro ha anche annunciato per i prossimi giorni la nomina della nuova commissione sui collaboratori di giustizia. Parola d’ordine per tutti: non sottovalutare nulla ma prudenza nella valutazione dei fatti.