Nel ’90 le dichiarazioni dell’imprenditore edile Pino Masciari, che denunciò il racket dell’estorsioni, portarono all’arresto di diverse persone e lo obbligarono a lasciare il suo paese di appartenenza per essere introdotto in un programma di protezione dello Stato. Oggi Masciari, dopo la vicenda di Filippo Callipo, ha lanciato allo Stato l’accusa di averlo abbandonato,
revocandogli il programma di protezione: ''Mi sta bene – ha asserito – la solidarietà espressa a Filippo Callipo a tutti i livelli. Avrei preferito, però, anche che gli imprenditori, i politici, le istituzioni calabresi, avessero fatto altrettanto nei miei confronti che, non soltanto a parole, ma con fatti, ho denunciato e fatto condannare decine e decine di persone con condanne già passate in giudicato, in seguito a cui e non per mia scelta, sono stato costretto a fuggire dal mio paese''. Masciari ha rivolto un appello al vice ministro degli Interni Marco Minniti esortando lui e i Democratici di Sinistra ''ad operare una riforma intellettuale e morale per fare in modo che tutti diventino testimoni di Giustizia e non degli eroi e degli animali da proteggere''.