E’ allarme “cartelle pazze”. Oltre il 38% degli avvisi di pagamento sui redditi del 2002, ora in viaggio verso le case (e le tasche) di cittadini in regola con il fisco, è sbagliato. Il segnale proviene dallo “sportello del Contribuente” che ha diffuso una nota per avvisare gli utenti che “gli avvisi di pagamento notificati in questi giorni agli italiani per redditi soggetti a tassazione separata, percepiti nel 2002, sono non solo illegittimi ma per il 38,2% dei casi errati, perché gli importi non sono dovuti”.
Secondo l'associazione il fenomeno riguarda tutta l’Italia con un picco nel Lazio dove si contano 147.500 avvisi. Seguono Lombardia, Campania mentre chiude il cerchio la Calabria con 37.958 avvisi. Di questa valanga di “cartelle pazze,” l’amministrazione finanziaria ne ha individuate solo 60mila su 382mila già spedite. Contribuenti.it annuncia che porterà avanti azioni di risarcimento danni contro le finanze per un controvalore di 1,625 miliardi di euro per tutti i contribuenti vessati dal fisco che dal 1998 ad oggi hanno ricevuto oltre 33,5 milioni di cartelle pazze. Lo Sportello del Contribuente stima inoltre che “con le cartelle pazze, l'Amministrazione finanziaria avrebbe incassato illegittimamente circa 5 miliardi di euro di cui oltre 500 milioni di euro per la sola imposta di bollo dovuta sui ricorsi”.