Più che una visita è stato un ritorno ufficiale del neo ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi a Reggio.
L'ex rettore questa mattina ha tenuto un incontro a Palazzo Foti assieme ai rappresentanti del Pdci calabrese e del mondo accademico.
Erano presenti il segretario regionale dei Comunisti italiani Michelangelo Tripodi, il segretario provinciale Enzo Infantino, il rettore dell'università della Calabria Giovanni La Torre e il portavoce di Progetto Calabrie Sergio Laganà.
"Reggio merita questo riconoscimento. – ha esordito Tripodi commentando anche l'atteggiamento della Cdl sull'ex rettore – Le polemiche le giudico infondate e gratuite. La sua nomina rappresenta un grande onore per i Comunisti italiani. Oggi Bianchi è un ministro calabrese". Nomina che secondo infantino rappresenta "un punto di partenza e non di arrivo. Da oggi noi Comuinisti italiani ci assumeremo una grande responsabilità. Faremo in modo che questo paese cambi".
"Il mondo accademico – ha spiegato La Torre – è ansioso di questa grande opportunità, di un ministro che dia una svolta a questa regione. Bianchi ha tutti i requisiti per assumere alla Calabria un ruolo centrale".
Bianchi non parla del ponte come gli è stato espressamente chiesto da Prodi ma interviene sulla polemica con il ministro Di Pietro. Quello dei trasporti e delle infrastrutture sono il risultato (come ha detto qualche giurista) dello "spacchettamento" di un unico ministero. In proposito Bianchi annuncia che "il Consiglio dei ministri sta confezionando un decreto per stabilire le competenze. In sostanza Di Pietro si occuperà della costruzione delle opere e il ministro dei trasporti prenderà in consegna queste opere e gestirà i servizi legati a queste. Lavorare sui trasporti significa lavorare su un esigenza diffusa".
Dopo le esternazioni dei giorni scorsi Bianchi è tornato sulle vicende Alitalia ed autostrade;
''Solo per una questione di metodo ho voluto evidenziare che sulla crisi del vettore nazionale devono interfacciarsi sindacati e management dell'azienda, e che dal management puo' venire la risposta adeguata a quella che viene indicata con preoccupazione la crisi
finanziaria della compagnia'' – ha detto il Ministro con riferimento alla delicata situazione di Alitalia, mentre in merito alla vicenda autostrade Bianchi ha affermato che "'il dossier e' seguito del ministro Di Pietro e l'ultima parola spettera' a Romano Prodi. ''Mi chiedo pero' – ha concluso Bianchi – come sia possibile che un signore che abbia avuto una concessione, pensi poi di rivenderla, soprattutto in un settore cosi' strategico per il Paese''