Nove mesi fa la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dava parere contrario alla collocazione nella Villa Mazzini di un monumento all’emigrante, dopo che abusivamente erano iniziati i lavori per la sua realizzazione. Ancor oggi il giardino storico – con impareggiabile affaccio sullo Stretto, le isole Eolie, il Capo Vaticano – è deturpato dalla struttura in cemento armato che doveva costituire la base del monumento.
A nulla sono valsi gli appelli per la rimozione dell’ingombrante base indirizzati alle autorità comunali attraverso i quotidiani, il mensile Azione Metropolitana, la petizione firmata da numerosi cittadin”.
Per queste ragioni, l’Associazione Nuova Agorà e il Circolo Armino hanno oggi presentato un esposto al procuratore della Repubblica di Palmi, dr. Ottavio Sferlazza, al sindaco della città di Palmi, dr. Giovanni Barone, al responsabile dell’Area Urbanistica, Ambiente, Attività Produttive, geom. Francesco Carmelo Arduca. Le due associazioni chiedono alle autorità in indirizzo di intervenire con urgenza perché “venga ripristinato lo stato dei luoghi, essendo intollerabile per chiunque la presenza in Villa di quell’inutile e offensiva struttura in cemento”.
L’esposto è stato inviato per conoscenza anche alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia.