L’urgente necessità di individuare dei locali adeguati ad ospitare la futura sede del Centro per l’Impiego di Reggio Calabria ha portato, secondo la FP CGIL, ad una scelta affrettata ed inidonea da parte degli Enti preposti, Comune e Regione.
Attesi i limiti strutturali dell’attuale edificio e le condizioni più che critiche di locali non salubri con infiltrazioni d’acqua, umidità e muffa, sistemi di riscaldamento non funzionanti e servizi igienici non fruibili, che lo rendono inadeguato sia ad ospitare i dipendenti, ma soprattutto all’erogazione di un servizio pubblico, si evidenzia, altresì, l’assoluta non funzionalità della sede proposta, quale la struttura di Vico San Procopio, rispetto alle esigenze dell’utenza.
L’ubicazione dell’immobile comporterà inevitabilmente gravi disagi ai cittadini utenti a causa del difficile accesso alla sede per le condizioni disagevoli della strada di accesso e per mancanza di parcheggi nelle vicinanze e nelle strade limitrofe.
Tale scelta sembra appare posta in essere da un’evidente mancata conoscenza della tipologia di servizi erogati dal Centro per l’Impiego. Sarebbe stato opportuno tutelare la giusta e pratica accessibilità agli utenti tutti ed in particolare ai circa 15.000 iscritti alle categorie protette, cittadini disagiati con condizioni psico-fisiche da tutelare con maggior attenzione.
Forte il rischio di penalizzare un servizio pubblico, ogni giorno, ormai, al centro dell’attenzione mediatica, anche in vista del prossimo Reddito di Cittadinanza, che farà innalzare il già elevato numero di utenti che si rivolgono agli uffici in oggetto quotidianamente.
Il Comune e la Regione secondo la FP CGIL hanno il dovere di garantire le migliori condizioni all’utenza ed ai dipendenti; questi ultimi si troveranno dopo aver prestato già per mesi il proprio lavoro in condizioni precarie, ed ultimamente ancora più insostenibili per l’interdizione di alcune aree da parte dei Vigili del Fuoco e su disposizione del Dirigente di Settore Regionale, alla quale è seguito il trasferimento di molte postazioni dal secondo piano al piano sottostante violando le più banali norme di sicurezza e di privacy, a dover sopportare le lamentele e i disagi di una sede non altrimenti fruibile.
La scrivente, inoltre, rammenta con profonda perplessità, che solo fino a pochi giorni fa l’edificio di Vico San Prospero era occupato dalle classi del Liceo Scientifico ‘L. Da Vinci’. Ebbene, le stesse sono state trasferite in quanto i locali interessati necessitano di interventi urgenti di manutenzione ordinaria.
La FP CGIL continuerà a vigilare affinché i locali destinati ai dipendenti regionali per espletare le funzioni istituzionali siano adeguati ai dettami previsti dalla normativa vigente e, allo stesso tempo, l’utenza non debba subire effetti negativi stante la posizione logistica dell’immobile.
A tal proposito si sollecita pubblicamente un tavolo di confronto, già richiesto in data 07 gennaio u.s., invitando le Amministrazioni a considerare e a proporre altre soluzioni più consone, nella speranza di non dover mettere in atto azioni a tutela del servizio pubblico erogato in un territorio già abbondantemente discriminato.