CS ARMONIE D’ARTE LA TRAVIATA INCANTA SCOLACIUM – 10 AGOSTO NUOVO
Interminabili applausi per la produzione
di Armonie d’Arte Festival firmata Giordano e Supervisionata da Sgarbi.
Difficilmente i linguaggi e le espressioni artistiche di segno molto diverso, come l’Opera lirica e la streetart, possono collidere e dialogare, generando nuova bellezza senza stridori. Ma quando ciò accade, il risultato è totale. E ieri sera così è stato, da acclamazione. Una sfida vinta su tutti i fronti, quella lanciata da Chiara Giordano, direttrice artistica di Armonie d’Arte festival, che ha firmato concept e regia de La Traviata andata in scena al Parco Archeologico Scolacium di Roccelletta di Borgia (Cz) nell’ambito di Armonie d’Arte Festival, con la supervisione di Vittorio Sgarbi.
“Siamo una bella squadra!” ha commentato con soddisfazione Giordano, che ha portato alla diciottesima edizione il Festival multidisciplinare di arte colta dal vivo, resistendo alle sirene del mercato, più remunerativo, ma lontano per il poliedrico direttore artistico da quello che può e deve rappresentare la chance di rilancio di questa terra, ovvero “la bellezza della grande storia passata di qua, narrata al mondo intero, attraverso le arti e gli artisti di oggi”.
Ed è d’accordo con lei anche il professore Sgarbi, che a più riprese ha dichiarato la sua vicinanza e il suo apprezzamento per Scolacium: “Parco Archeologico di Roccelletta di Borgia è senz’altro fra i luoghi più spettacolari e originali di questo Paese, colpevolmente dimenticato – ha detto Sgarbi -. Siamo in una situazione privilegiata, in luogo d’incanto nel mondo, fuori dal tempo, dallo spazio, in una condizione di tale spettacolarità cheappartiene al mondo, come il Teatro di Taormina, di Siracusa, l’Arena di Verona. Quella della Traviata di questa sera è una sfida certamente interessante, provocatoria, che mi consente peraltro di tornare su un tema che ho “sdoganato” ai tempi in cui “legittimai” i graffitari del Leoncavallo a Milano portandoli al museo. Qui stasera speriamo di essere stati all’altezza della magnificenza di questo luogo e del suo passato!”.
Ed ecco l’Opera-lab, l’intuizione provocatoria ma di grande effetto delle scenografie generate live con l’opera in tempo reale di Smoe, giovane street artist che ha ricreato evocative ambientazioni parigine dei tre atti con il classico stile graffitaro, alternando pennellate a bombolette spray, dal salotto parigino, alla finestra sulla natura, alla stanza da letto di Violetta, giocando sull’alternanza dei colori ad effetto. Un cast di artisti di altissimolivello, a partire dall’Orchestra affidata alla grande esperienza del Maestro Leonardo Quadrini, con una eccellente Maria Teresa Leva nei panni di Violetta, Alfredo Germont affidato all’apprezzato tenore spagnolo Ignazio Encinas e quelli di Giorgio Germont indossati egregiamente da Stefano Meo, eccellenza assoluta tra le voci baritonali nazionali. Un insieme costellato di magnifici colpi visivi in movimento, cucitimagistralmente dalle coreografie di grande forza poetica firmate Filippo Stabile e dal suo corpo di ballo CreateDanza, con Elena Mandolito, Marianna Chiarelli, Carola Puglisi, Alex RamboEsposito, Francesco Rodilosso e Giuseppe Iacoi. Di grande effetto la miscellanea di corpi generata con il Coro Coro Lirico Cilea diretto da Bruno Tirotta – Orchestra in Residenza. E poi la voce narrante calda e profonda di Alberto Micelotta che sulle rovine di Scolacium ha echeggiato con la narrazione introduttiva dei tre atti.
La grande forza figurativa della scenografia è stata corroborata dai costumi e dagli arredi di Nino Galea, come sempre vincente l’allestimento tecnico di Aurelio e Alessandro Guaglianone, ed il Service Audio Luci DeeJay di Remo Florio; le assistenti di palcoscenico Emi Bianchi e Anna Macrì e l’assistente di produzione e direttore musicale di palcoscenico Antonio Fratto.
In occasione della serata Armonie d’Arte ha consegnato l’ATHENA D’ARGENTO international 2018 a Pippo Marra e Raffaele Vrenna. L’ Athena d’Argento international, nel segno della dea greca della Sapienza e Intelligenza, è il riconoscimento che Armonie d’Arte si pregia di assegnare ad Uomini di Calabria che con il loro alto valore umano e professionale hanno significativamente e positivamente inciso nel percorso della Comunità internazionale o nel percorso di sviluppo della propria terra. A consegnare i premi, realizzati dal Maestro orafo crotoniate Michele Affidato, è stato il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri.
Lo spettacolo a Scolacium continua, dopo la grande lirica, con il Jazz. Nell’ambito della sezione – Jazz&Drink, il prossimo venerdì 10 agosto ore 22.00, ancora nel meraviglioso scenario di Parco Scolacium, Dave Howard Initiative – The Hard Facts Tour 2018 ” Quintet, con David Howard alla chitarra, Sal Urzino al sassofono, Steve Guthers al Piano e tastiere, Sandro Benincasaalla batteria e Francesco Talotta al basso. Si tratta dello spettacolo inizialmente previsto per il 9 agosto, spostato al 10 in considerazione delle disponibilità degli artisti e a grande richiesta di pubblico, per evitare l’imbarazzo della scelta per gli appassionati, essendo il 9 previsti più eventi di Jazz. David Howard, chitarrista, compositore, docente, è a suo agio con il jazz ma anche il funk /soul americano ed europeo; assorbe tutti le sonorità, rielaborandole in uno stile brillante e proprio; insegna al BerkleeCollege di Musica a Boston ed il fondatore e leader di The DaveHoward Initiative con performances di grande energia e comunicatività espressiva; registra sia jazz contemporaneo che originali composizioni soul. Il suo ultimo album, “Infinite Blu”, è un progetto complesso e ricco di stimoli, anche di avanguardia.
In questa occasione che Armonie d’Arte accoglie fra le rovine millenarie di Parco Scolacium la formazione è particolare, perché mette in scena un ponte Stati Uniti – Calabria con gli ottimi Urzino e Talotta (anche se quest’ultimo vive a Vienna) e che la dice lunga su come ormai la regione sia protagonista di circuiti internazionali di prestigio non solo per la distribuzione del jazz, ma anche per la partecipazione artistica dei musicisti. Un concerto sapiente, brillante, composito, godibile, per tutti.