di Giada Diano
“Storia dell’aeroplano” fa parte di un gruppo di poesie scritte da Ferlinghetti in risposta all’attentato dell’undici settembre. Nei versi fortemente politici che la compongono, il poeta ribadisce la sua vocazione sovversiva e conferma la sua vena al tempo stesso radicalmente pacifista e di forte contestazione della politica aggressiva, militarista e materialista degli Stati Uniti. La condanna a ogni tipo di terrorismo emerge chiaramente assieme alla coraggiosa denuncia, nei testi che seguono, degli altri terroristi, quelli dentro la casa Bianca
che, ancora una volta ricorrono a violenza e patriottismo paranoico, mandando di nuovo i ragazzi nei campi della morte.
STORIA DELL’AEROPLANO
di LAWRENCE FERLINGHETTI
E i fratelli Wright dissero che pensavano di aver inventato
qualcosa che poteva portare pace sulla terra
(se non se ne fossero impossessati i fratelli sbagliati)
quando la loro meravigliosa macchina volante si alzò da Kitty Hawk
verso il regno degli uccelli ma il parlamento degli uccelli fu terrorizzato
da quell’uccello costruito dall’uomo e fuggì in paradiso
E poi il famoso Spirit of Saint Louis decollò verso est e
volò sopra il Grande Stagno con Lindy ai comandi
con il suo elmetto di cuoio e gli occhialini
sperando di avvistare le colombe della pace ma non le vide
anche se volò in circolo sopra Versailles
E poi il famoso Vascello Volante decollò in direzione opposta
e sorvolò il terrificante Pacifico ma le pacifiche colombe
furono spaventate da quello strano uccello anfibio e
si nascosero nel cielo d’oriente
E poi la famosa Fortezza Volante decollò rizzandosi con armi
e testosterone per garantire al mondo pace e capitalismo
ma gli uccelli della pace non si riuscirono a trovare
né prima né dopo Hiroshima
E allora degli uomini saggi costruirono macchine volanti più grandi e più veloci
e quei grandi uccelli artificiali con le piume a reazione
volarono più alti di qualsiasi vero uccello
e sembrarono sul punto di volare nel sole e fondere le proprie ali
e come Icaro precipitare sulla terra
E i fratelli Wright furono a lungo dimenticati nei
bombardieri d’alta quota che ora cominciavano
ad elargire le loro benedizioni su vari Terzi Mondi
continuando a proclamare che stavano cercando
le colombe della pace
E continuarono a volare e volare
finché non volarono dritti nel XXI secolo
e allora un bel giorno un Terzo Mondo restituì il colpo e
prese d’assalto i grandi aerei e li pilotò
dritti nel cuore pulsante di Skyscraper America
dove non c’era alcuna uccelliera e nessun parlamento di colombe
e in un lampo accecante l’America divenne parte
del cuore bruciato della terra
E un vento di ceneri soffia sulla nazione
E per un lungo momento nell’eternità
C’è caos e disperazione
E amori sepolti e voci
Pianti e sussurri
Riempiono l’aria
Ovunque
(Traduzione di Giada Diano e Raffaella Marzano)
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