“Mi ritengo una persona molto attiva,nonostante la vita abbia cercato di impormi con violenza un destino diverso”. Antonio Saltalamacchia (detto Antonello), candidato alla Camera dei
Deputati al numero 10 nella lista di “CasaPound Italia”, rappresenta un esempio di impegno e voglia di vivere nonostante la vita gli abbia riservato un’esistenza segnata da due colpi durissimi che ha saputo incassare, rilanciando con la sua personalità. Antonio Saltalamacchia, infatti, nel 1993 ha dovuto fare i conti con una paralisi a seguito di una embolia midollare durante una immersione con le bombole. E poi, nel 1995, con la comparsa di una sclerosi multipla. “Ma nonostante tutto – dice – le energie che albergano dentro ognuno di noi, mi hanno fatto reagire con altrettanta violenza”. Violenza intesa come voglia di vivere a tutti i costi la propria vita, provando anche a lanciare messaggi positivi . “Nella politica – è il suo auspicio -della mia esperienza di vita, vorrei portare la determinazione nell’affrontare i problemi, scomporli singolarmente ed agire”.
Saltalamacchia, in realtà, il suo è un impegno non parte da oggi, con questa candidatura..
“Fino a qualche anno fa, oltre al conseguimento della laurea in legge ed agli attuali studi di psicologia,ho canalizzato le mie forze cercando di lanciare un messaggio sociale che potesse in qualche modo stimolare il mondo della “disabilita”,raccogliendo consensi ed attenzione mediatica,attraverso lo sport,come testimonia il sito www.ilsaracino.com”.
Cosa le ha dato questa esperienza?
“Oggi qualcosa nel mio fisico è cambiata e non mi occupo più di eventi sportivi ma,l’energia e la voglia di fare qualcosa di buono,non mi ha abbandonato”.
Da qui la sua scelta di intraprendere la strada della Politica. Perché?
“Dato che la politica è il canale privilegiato per fare qualcosa per questo paese e dato il fatto che viviamo una situazione molto delicata,ho deciso di scendere in politica e portare il mio contributo. Se è vero che la colpa di questa situazione,che io definisco drammatica,è del sistema,bisognava appoggiarsi ad un partito o movimento,che non avesse legami con esso ed evitare così di ritrovarci tra 10 anni,con gli stessi problemi”.
La sua scelta è quindi ricaduta su una formazione decisamente extraparlamentare?
“Nel panorama politico,la mia scelta era molto limitata se non obbligata e così,valutando prima i fatti e le persone a capo dei vertici, e successivamente i programmi, ho deciso fermamente di bussare alla porta di CasaPound Italia”.
Una scelta importante visto che CasaPound è considerato un movimento di estrema destra che non attira grandi simpatie…
“Se CasaPound fosse un partito di estrema destra,nelle loro sedi non ci sarebbe la foto di Rino Gaetano o quella di un grande come Pierpaolo Pasolini?
Dunque, che idea si è fatta?
“Se lo si conosce il movimento CasaPound, è tutt’altro che un movimento di estrema destra. Una delle cose che mi ha colpito è stata la tutela dei diritti degli omosessuali, per non parlare delle lotte che questi ragazzi hanno fatto per cercare di risolvere il problema dell’esigenza abitativa. Ed è per questa lotta che alcuni di loro sono stati arrestati. Ma chi può biasimare la loro azione se alla fine hanno consegnato 80 appartamenti a famiglie che vivevano tra cartoni, macchine e stazioni ferroviarie?
Quindi sposa in pieno la linea di CasaPound?
“Questo le istituzioni non lo hanno fatto,eppure era un dovere loro”.
Ci dica un punto del Programma elettorale di CasaPound che secondo Lei caratterizza il movimento..
“La colpa delle banche su questa grave crisi, ormai è acclarata e CasaPound ha come punto primario del suo programma,la Nazionalizzazione delle Banche. Cioè, la banca deve tornare a fare la banca che presta soldi a chi si trova in difficoltà, aiutarlo non strozzarlo,non può essere la multinazionale dei soldi che è oggi!”
Cosa si aspetta da queste elezioni e soprattutto da CasaPound?
“Da CasaPound non mi attendo niente,sono ragazzi giovani che lottano veramente contro il sistema. Quello che mi attendo invece,è che il popolo non cada ancora nella rete di promesse fatta dai tre principali partiti,che poi si sa che litigano ma a telecamere spente sono ottimi amici”.