Foto di Marco Costantino – In qualche modo sofferto ma sereno e, soprattutto, lucidissimo il ricordo che Rosario Priore ha delle ingarbugliatissime (ed inutili ) indagini sul caso-Ustica, ma anche su numerosi altri misteri di Stato: ”Ci sono verita’ che non ho mai potuto
dire – ha detto Priore – perche’ pur intuendole e, a volte, intravedendole o addirittura vedendole chiaramente, non potevano essere provate sul piano giudiziario”. Priore si e’ poi soffermato sulla strage di Ustica, ”una strage – ha detto – che ancora oggi non ha un colpevole. La verita’ su Ustica avrebbe potuto far emergere le iniziative, le imprese, le trame che la Francia tesseva per evitare che qualche parte del suo antico impero cadesse nelle mani degli italiani”.
Del medesimo tenore l’intervento di Giovanni Fasanella, il quale, si è voluto anche soffermare sulla valenza di manifestazioni come Tabularasa e sulla convinta risposta della gente: ”Non ho mai visto tanta gente – ha detto Giovanni Fasanella – ascoltare in religioso silenzio tematiche cosi’ ostiche. Complimenti a Tabularasa per essere riuscita a coinvolgere tante persone e a parlare di libri”.