Se entro due giorni non verranno poste in pagamento si procederà alla sospensione dei servizi.
Non possiamo tollerare che per sindaco, assessori e consiglieri vengano rispettati i tempi per le rispettive retribuzioni mentre per i diritti dei lavoratori si debba sempre ricorrere alla pratica della cultura del rinvio.
Al termine della riunione odierna, presenti anche Eleonora Cavallaro e Salvatore Franzè, dirigenti della segreteria provinciale, la Cisal ha espresso la sua più viva disapprovazione e lo ha fatto presentando all’attenzione di Cgil, Cisl e Uil, che ne hanno condiviso l’idea, un documento con cui viene condannata la posizione assunta dall’Amministrazione comunale rispetto ad un contratto sottoscritto da quasi un anno.
Non è la prima volta che i dirigenti di Palazzo Luigi Razza adottano la fin troppo comoda strategia del ritardo che va contro i legittimi interessi dei lavoratori chiamati spesso a dar fiato a tutte le loro energie per ottenere un diritto dovuto e riconosciuto.
E’ un sistema che va condannato e che conferma il comportamento di un’Amministrazione che non riesce a tutelare gli interessi dei lavoratori e che si mette in evidenza per la sua indifferenza, apatia e abulia.
Abbiamo intimato il nostro diktat nella speranza che nelle prossime 48 intervengano fatti nuovi ed intesi a sbloccare una situazione di assoluta vergogna.
La piena condivisione con le altre rappresentanze sindacali sta a dimostrare quanto sia cospicua la validità della protesta che oggi investe una classe dirigente che fa acqua da tutte la parti.
Filippo Curtosi