di Grazia Candido – L’urlo corale “Eh griramulu tutti cu’ cori, oggi e sempre, Viva Maria” dei portatori e dei tantissimi fedeli, segna la discesa del quadro della Vergine Maria che, dal Santuario dei Padri Cappuccini, l’Eremo, questa mattina alle 8,10, lascia la sua “casa” per raggiungere la basilica del Duomo.
Il classico scampanellio dà ufficialmente l’inizio alla Festa in onore della Madonna della Consolazione, Patrona di Reggio Calabria ed è uno scampanellio che fa battere i cuori, che tiene la città col fiato sospeso per tutta la scalinata dell’Eremo, sino a quando i devoti portatori non toccano l’asfalto dando così inizio alla processione.
In una giornata storia e tradizione, religione e fede si uniscono, si vivono, diventano una cosa sola.
Così com’è l’amore tra i fedeli e l’“Avvocata del popolo reggino”, sempre maestosa, sempre acclamata, da sempre artefice di un grande miracolo: l’unione.
I bagliori della notte precedente sono ormai un ricordo: la sera del venerdì, alla Basilica dell’Eremo, in tantissimi hanno trascorso la nottata in preghiera ai piedi della Beata Vergine mentre all’esterno la gente si è lasciata andare tra i ritmi e i suoni della tarantella.
Quella magia intrisa di unione, si respira anche nella lunga discesa che segue il solito itinerario che si svolge regolarmente con le consuete soste previste della Sacra Effigie che “abbraccia” teneramente i suoi figli.
Come se fosse una fotografia “vivente”, si impongono tra la fatica e la gratitudine di esserci in quel commovente rituale, i portatori della Vara con i loro fazzoletti al collo di colore amaranto e sono i loro sguardi, gli abbracci che si scambiano, le pacche sulle spalle per un cambio turno o, semplicemente, il passaggio di una bottiglietta d’acqua per rinfrescarsi, a mostrare il vero volto di una città che, forse, andrebbe amata di più da ognuno di noi. Per strada, la gente prega, molti piangono al cospetto della Madonna, donne scalze per voto si affidano a lei rivelando pene, dolori o le grazie finalmente ottenute.
Reggio per qualche ora si stringe, compatta, alla sua Patrona, dimentica le brutture quotidiane, gli affanni, le polemiche, i malumori, si lascia andare in quei cori e alle suppliche che saranno interrotte, ma solo per poco, alla consegna del quadro in via Cardinale Portanova.
Qui, infatti, la Sacra Effigie della Madonna della Consolazione sarà simbolicamente consegnata alla città di Reggio Calabria e il discorso dell’Arcivescovo Metropolita Giuseppe Fiorini Morosini scandirà il momento solenne.
I suoni della banda accompagneranno per tutto il tragitto la Madonna solcando il cammino verso Piazza Duomo sino all’attesa “volata”, l’ultima fatica dei portatori pronti a fare di corsa il tratto di Piazza Duomo fino alla scalinata della Cattedrale.
L’ingresso della Sacra Effigie in Cattedrale è previsto per le ore 12.