Sabato 14 ottobre in occasione della 13° edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani si è svolto l’incontro Pane al pane, vino al vino ospitato dalla Galleria Arte Toma di Reggio Calabria, allo scopo di stimolare il dibattito intorno al ruolo e al mestiere dell’artista oggi, in particolare nel contesto del sistema dell’arte italiano – e più nello specifico calabrese – contemporaneo. Il dibattito moderato dalla sottoscritta – come critica e curatrice indipendente – insieme a Marta Toma – gallerista – ha visto protagonisti gli artisti Nausica Barletta, Roberto Giriolo, Giulio Manglaviti e Giuseppe Guerrisi del duo Zeroottouno, che hanno incontrato il pubblico per confrontarsi sulle tematiche dell’arte come momento di crescita personale e sociale, partendo ognuno dal proprio punto di vista e dalla propria esperienza e ricerca artistica, e coadiuvati dall’esposizione di alcune opere significative del proprio lavoro, visibili in galleria anche nelle prossime settimane. Partendo dal concept fornito dall’immagine guida di quest’anno, Pane quotidiano di Liliana Moro, l’incontro presso la Galleria Arte Toma ha voluto focalizzare l’attenzione su coloro per i quali l’arte è davvero primario e vitale ‘pane quotidiano’: gli artisti. Un’attenzione rivelatasi inequivocabilmente urgente e necessaria – data la partecipazione e il coinvolgimento dei partecipanti alla vivace discussione che si è spontaneamente protratta per quasi due ore – da cui è emersa anzitutto la necessità di trovare uno spazio di ascolto e di confronto incontaminato, tra le luci e le ombre del sistema dell’arte contemporanea. Un sistema troppo spesso chiuso in se stesso, che con le sue dinamiche fatte di macro sfaccettature e risvolti “sotterranei”, crisi economiche e di valori intellettuali, talvolta costringe in uno stato di passività e abnegazione – dettata anzitutto dalle mode e dal mercato – gli artisti stessi, principali motori e anime del fare Arte. Tematica urgente, fra l’altro, attorno a cui ruota anche la corrente 57° Biennale d’Arte di Venezia curata da Christine Macel, dal titolo ‘Viva Arte Viva’, che pone un focus speciale sull’artista (anche attraverso l’organizzazione di incontri, tavole rotonde e workshop) sostenendo difatti quanto il ruolo, la voce e la responsabilità dell’artista appaiono cruciali nell’insieme dei dibattiti contemporanei «per disegnare il mondo di domani, un mondo dai contorni incerti, di cui gli artisti meglio degli altri intuiscono la direzione». Su questi temi l’incontro in Galleria ha acceso una riflessione corale, animata oltre che dagli artisti invitati e da un pubblico di appassionati e curiosi, dai molti operatori del settore presenti: studiosi e professori d’arte, giovani artisti e studenti dell’Accademia di Belle Arti reggina, accogliendo anche un sentito e apprezzato intervento del neo Consigliere delegato alla Cultura della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Filippo Quartuccio, sulle tematiche e le problematiche dell’arte contemporanea in città e sui suoi spazi. La giovane gallerista Marta Toma, in veste di padrona di casa, commenta riguardo il dibattito: «Ci sembrava importante cogliere questa occasione offerta dalla giornata del contemporaneo, per aderire anche quest’anno a un’iniziativa così rilevante su scala nazionale, offrendo gli spazi della galleria come luogo di incontro aperto e dinamico. Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato con trasporto e interesse a questo dibattito stimolante, che ha permesso a quanti avevano voglia di portare la loro testimonianza di condividere un momento di scambio e di confronto sincero. Si tratta di un “dovere morale” per chi come noi vuole portare un contributo alla promozione dell’arte contemporanea in città e stabilire un collegamento concreto con tutte le realtà che si muovono con gli stessi intenti, nonostante le oggettive difficoltà di un territorio distante fisicamente e forse anche intellettualmente dai grandi centri del sistema dell’arte. Ci auguriamo che serate come questa possano diventare un appuntamento fisso in città, coinvolgendo un sempre maggiore numero di persone interessate». L’iniziativa si è inserita all’interno di un fitto programma di mostre, eventi, laboratori e conferenze su scala nazionale – dalle grandi città fino ai più piccoli centri della provincia italiana – ridisegnando la mappa dei luoghi dell’arte contemporanea in un’ottica inclusiva, vivace e dinamica. L’evento annuale che simbolicamente inaugura la stagione del contemporaneo, giunto alla sua tredicesima edizione, registra una sempre crescente partecipazione, configurandosi come occasione privilegiata di scambio e dialogo tra l’arte del nostro tempo e il suo pubblico.
VALENTINA TEBALA