mesi che verranno, gli auguri di un buon lavoro, che certamente sarà arduo, complicato e lungo.
Non v’è dubbio che la situazione di estrema criticità in cui versa il Comune di Reggio Calabria, e dalla quale deriva un disagio economico e sociale per migliaia di lavoratori e le loro famiglie, trova certamente origini più remote e profonde rispetto al particolare momento storico che sta vivendo il Paese, ma che, per favorire la fuoriuscita da una situazione difficile nell’interesse generale della città e del mondo del lavoro, dovrà trovare il contributo da parte di tutti.
L’attuale condizione cittadina non può essere ricondotta esclusivamente alla posizione di assoluta incertezza politica e finanziaria dell’Ente Comune, oggi a rischio dissesto, ma più di una riflessione va certamente rivolta alle vicende degli ultimi mesi che hanno inciso fortemente rendendo il quadro generale di assoluta preoccupazione: la perdita di migliaia di posti di lavoro, ritardi nei pagamenti a lavoratori impegnati nell’esercizio di servizi di utilità pubblica e dunque rivolti ai cittadini e alle fasce più deboli della popolazione, l’interruzione (o comunque il rischio) di importanti opere pubbliche per la città (vedi il Palazzo di Giustizia) con ricadute occupazionali e socioeconomiche pesanti.
L’azione risanatrice che va intrapresa deve finalizzare l’utilizzo delle risorse pubbliche, già pesantemente tagliate dalle manovre del governo nazionale, alla valorizzazione del lavoro, all’ottimizzazione dei servizi resi alla cittadinanza ed a recidere ogni tipo di legame ambiguo con soggetti contigui alla criminalità organizzata.
CGIL, CISL e UIL, nel fare appello a tutte le forze sane della comunità a dare il loro supporto, affermando con forza che in questo momento c’è bisogno soprattutto della presenza dello Stato, che dia un segnale di speranza per la città e per i reggini, attesa l’urgenza delle problematiche evidenziate, chiedono un incontro/confronto con la Commissione diretto a partecipare idee, proposte e soluzioni.