di Claudio Cordova – Trentacinque imputati, tra cui gli ex vertici del settore commissari speciali Giovanni Garibotti, Alessandro Carlo Campera, Giovanni Battista Montella e Massimo Cuomo, designatore degli arbitri di serie C maschile. Ha preso il via, presso l’aula
bunker di Reggio Calabria, l’udienza preliminare dell’attesissimo processo “Baskettopoli”, che vede alla sbarra soggetti che avrebbero fatto parte di un sistema di controllo dei campionati di serie B e C, in cui una presunta organizzazione avrebbe stabilito a tavolino l’esito delle partite dei campionati minori, disputate soprattutto in Calabria, Sicilia e Toscana, avvalendosi, per indirizzare a proprio piacimento il risultato delle gare, della collaborazione di arbitri compiacenti, che poi venivano premiati con valutazioni eccellenti che favorivano la loro progressione in carriera.
Oltre a Garibotti, Campera e Montella, alla sbarra vi sono altri trentadue soggetti: Pietro Cosimo Andrisani, Pietro Alampi, Federico Bondi, Maurizio Croce, Gianfranco Fumagalli, Matteo Garibotti, Loris Gigli, Felice, Ezio Licari, Alessandro Lucibello, Potito Maggiore, Adolfo Marchis, Raymond John Marschalek, Gianluca Massai, Giovanna Matteini, Claudio Mioni, Graziano Monteleone, Pasquale Negrini, Alfio Nelli, Angelo Ometto, Maurizio Patrone, Daniele Perlasca, Vincenzo Piccione, Giuseppe Puccini, Francesco Quattrone, Alessandro Rosi, Andrea Ruaro, Giuseppe Salmoiraghi, Michele Saracino, Alfonso Silvestri, Antonello Tocco, Sergio Torchio.
Dopo la costituzione delle parti, è stato l’avvocato Carlo Morace a richiedere al Gup Francesco Petrone lo spostamento del processo per incompatibilità territoriale. Secondo Morace il processo andrebbe spostato da Reggio Calabria a Roma, perché sarebbe proprio Roma la sede dove gli inquirenti avrebbero indicato l’inizio, la costituzione, della presunta associazione criminale. All’eccezione formulata da Morace si sono associati gli altri collegi difensivi.