di Sebi Romeo* – Carissimi, a Voi è nota la condizione di estrema difficoltà economica, nella quale versano,purtroppo,tante famiglie della nostra città.
Le recenti indagini ,svolte dai principali istituti di ricerca in merito al reddito dei reggini ,ci hanno consegnato la fotografia di una società in profonda crisi,stretta nella morsa di bisogni,anche primari, sempre più spesso non alla portata di tanti.
Si allarga la fascia di popolazione al disotto della soglia di povertà,si estende quella dei poveri,cronici e nuovi.
E’ evidente che in un contesto,quale è quello delle attuali,a mio avviso inique,politiche nazionali,le risorse dei Comuni e degli Enti locali in genere,non sono sufficienti ad affrontare questioni di così rilevante portata.
Ci sono,tuttavia,una serie di provvedimenti amministrativi e di scelte politiche che,in un ottica di attenzione ai più deboli,possono consentire un alleggerimento del carico fiscale che grava sui nuclei familiari e, mediante apposite delibere, un’agevolato accesso ai servizi pubblici essenziali.
Vi propongo,allo scopo,la costituzione di una unità di lavoro,costituita da risorse umane presenti nella dotazione organica del nostro Comune,che assieme al mondo del volontariato,alle associazioni di categoria,alla Camera di Commercio ed ai sindacati,arrivi alla definizione del c.d. “Quoziente familiare”,inteso come un sorta di coefficiente in grado di rimodulare il sistema di tariffazione e di accesso ai servizi comunali.
Il Comune di Reggio Calabria,adottando il Quoziente Familiare,darebbe un concreto segnale di attenzione alle famiglie reggine,mediante un provvedimento utile a far risparmiare risorse importanti che sarebbero una boccata di ossigeno anche per l’economia cittadina.
Sono certo di incontrare la vostra approvazione e quella successiva di tutti i soggetti istituzionali e non,rimango in attesa di poter fornire ulteriori contributi,anche in termini di tabelle e studi.
*consigliere comunale del PD