Il Rapporto SVIMEZ 2010 sull’economia del Mezzogiorno presentato a Roma, ha rappresentato un quadro della situazione al sud, con dati riferiti anche alla nostra regione, che ci
lascia seriamente preoccupati. In base alle valutazioni SVIMEZ nel 2009 il PIL del Mezzogiorno ha avuto un calo del 4,5%, molto peggio rispetto all’anno precedente(-1,5%), in pratica
con la recessione del 2008/09 il PIL del Meridione è tornato ai livelli di dieci anni fa. E non sembra che le politiche fin ora messe in campo possano dar nuovo slancio al sistema economico meridionale che, contrariamente a quanto si credeva, sta risentendo in misura maggiore rispetto ad altre aree del paese. In tutto questo, le vere vittime, le vittime silenziose risultano essere i giovani. Piu della metà delle persone che hanno perso il lavoro nel 2009(194.000 unità) era impiegata al sud. Il crollo dell’occupazione giovanile è particolarmente forte nel Mezzogiorno. La Calabria risulta essere, tra le ultime 10 nel ranking per l’occupazione giovanile.I costi della crisi si scaricano soprattutto sulle generazioni che ancora devono trovare un lavoro. A fronte di tutto ciò in un contesto che,necessiterebbe di nuovi determinanti investimenti, per avviare quanto meno una lenta ripresa, anche il rapporto SVIMEZ evidenzia il dirottamento di ingenti risorse del FAS, ad esempio, per il finanziamentodel risanamento dei Comuni di Roma e Catania, l’emergenza rifiuti ecc ecc.
La quota delle risorse nazionali del FAS complessivamente dirottata verso altri indirizzi, secondo stime del CNEL, raggiunge circa 26 miliardi di euro, soldi che dovevano andare allo sviluppo del sud, ma che un governo totalmente disinteressato alle problematiche del meridione ha ritenuto di destinare ad altro. Il rafforzamento dell’attività di ricerca, sviluppo e innovazione teconologica, è una delle strade che il Sud e la Calabria in particolare deve imboccare per uscire dalla crisi, ma per farlo, sono necessari investimenti in settori mirati, la green economy, in particolare nei settori energetico e agro-ambientale, e la valorizzazione del patrimonio storico paesaggistico meridionale, unitamente allo sviluppo delle infrastrutture per i traporti, per favorire la crescita e l’integrazione rivestono un ruolo fondamentale per il futuro della nostra regione. Allo stato purtroppo ci tocca constatare una perdurante volontà politica di assecondare provvedimenti anti-meridionali (vedi taglio ICI, ALITALIA, multe quote latte pagate con i soldi per il Sud), assolutamente inaccettabili. Come Dipart.Giovani Idv Reggio Calabria, unitamente ai nostri rappresentanti istituzionali, faremo sentire la nostra voce e le nostre ragioni contro chi pregiudica la ripresa della nostra terra e il futuro che tanti giovani vogliono costruire nel Mezzogiorno e in Calabria.
Francesco Imbalzano
Resp.Dipart.Giovani IDV Reggio Calabria