Nei giorni 15, 16 e 17 aprile 2010, si terrà nella Sala Conferenze del Palazzo della Provincia il settimo Convegno Nazionale sulla Letteratura, organizzato dall’Associazione Culturale Pietre di
scarto, dal titolo suggestivo quanto impegnativo: “Chi fur li maggior tui?”. La domanda non intende tracciare linee di discriminazione, come quella di Farinata a Dante, ma ottenere lumi di conoscenza di sé e dell’altro, necessari per una comunicazione chiara e proficua. Tra tanti possibili itinerari attraverso cui raggiungere il fine che si era proposta, l’Associazione ha scelto quello forse più semplice di chiedere ai relatori abituali del Convegno quali autori riconoscessero come maestri, sollecitandoli a riflettere perchè, quando e come un certo autore era diventato “maior” per ognuno di loro, a raccontare l’occasione dell’incontro con il loro “duca”, per dirla in termini danteschi, l’importanza che nella vita di ciascuno aveva assunto la sua frequentazione attraverso e al di là della lettura delle opere. Sono appunto le risposte che ci si attende dai relatori, non relazioni dotte e ben documentate, ma una presentazione personale che, mentre traccia il profilo dell’Autore, permetta di intravvedere anche i tratti di colui che lo ha scelto come “maior”.
Il Convegno, aperto alla partecipazione di tutti coloro che sono interessati alla lettura ed alla letteratura come strumenti privilegiati per la conoscenza di sé e per la comunicazione, è proposto in particolare a docenti delle scuole medie superiori, a studenti universitari e ad allievi dell’ultimo anno dei licei per l’interesse dell’argomento che è parte importante dell’esperienza scolastica degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado.
Si comunica che nei giorni 15, 16 e 17 aprile 2010, si terrà nella Sala Conferenze del Palazzo della Provincia il settimo Convegno Nazionale sulla Letteratura, organizzato dall’Associazione Culturale Pietre di scarto, dal titolo suggestivo quanto impegnativo: “Chi fur li maggior tui?”. La domanda non intende tracciare linee di discriminazione, come quella di Farinata a Dante, ma ottenere lumi di conoscenza di sé e dell’altro, necessari per una comunicazione chiara e proficua. Tra tanti possibili itinerari attraverso cui raggiungere il fine che si era proposta, l’Associazione ha scelto quello forse più semplice di chiedere ai relatori abituali del Convegno quali autori riconoscessero come maestri, sollecitandoli a riflettere perchè, quando e come un certo autore era diventato “maior” per ognuno di loro, a raccontare l’occasione dell’incontro con il loro “duca”, per dirla in termini danteschi, l’importanza che nella vita di ciascuno aveva assunto la sua frequentazione attraverso e al di là della lettura delle opere. Sono appunto le risposte che ci si attende dai relatori, non relazioni dotte e ben documentate, ma una presentazione personale che, mentre traccia il profilo dell’Autore, permetta di intravvedere anche i tratti di colui che lo ha scelto come “maior”.
Il Convegno, aperto alla partecipazione di tutti coloro che sono interessati alla lettura ed alla letteratura come strumenti privilegiati per la conoscenza di sé e per la comunicazione, è proposto in particolare a docenti delle scuole medie superiori, a studenti universitari e ad allievi dell’ultimo anno dei licei per l’interesse dell’argomento che è parte importante dell’esperienza scolastica degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado.