“Già dalla prossima riunione il Coordinamento Provinciale del Popolo della Libertà avrà modo di comunicare e così rendere nota ufficialmente una propria proposta relativa alla lista dei candidati
che a Reggio Calabria concorreranno alla conquista di uno scranno a Palazzo Campanella in occasione delle prossime elezioni regionali”.
“Tutto verrà deciso secondo i criteri già stabiliti nel corso dell’ultima riunione del Coordinamento Provinciale. I metodi adottati sono ben precisi e, comunque, improntati alla massima democraticità e trasparenza, tali da garantire un pieno e reale coinvolgimento di tutti i componenti del Coordinamento Provinciale a partire dai consiglieri regionali attualmente in carica che ne fanno parte di diritto”.
“Criteri e metodi condivisi, tali da conferire alla lista per le prossime elezioni regionali su base provinciale, in primo luogo il crisma del rispetto delle proporzioni dei rapporti interni al PDL tra gli ex Forza Italia e gli ex AN, quindi il giusto equilibrio in termini di rappresentatività territoriale, nonché garantire una composizione che sia la più competitiva possibile sia in termini quantitativi sia, soprattutto, in termini qualitativi. Trattasi di regole comunque decise dal partito e pertanto da rispettare”.
“Nei giorni che precederanno il nostro prossimo incontro, che avverrà a brevissimo, è mia intenzione – sottolinea l’on. Nino Foti – avviare un primo giro di consultazioni con i consiglieri provinciali in quanto si tratta dei rappresentanti del partito che stanno maggiormente a contatto con l’intero territorio provinciale e che più di ogni altro hanno tutti gli elementi per fornire un quadro esatto sulla situazione politica complessiva del partito in questa provincia. Per questo ho già fissato un calendario di incontri per fare il punto sul programma e sulla lista del PDL e per recepire le loro indicazioni in merito”.
“In qualità di Coordinatore Provinciale del Popolo della Libertà di Reggio Calabria – conclude l’on. Nino Foti – auspico che la Lista del Presidente rappresenti una aggregazione di candidati intesa come la sommatoria di una serie di positive iniezioni provenienti dall’esterno e non dall’interno del PDL. In altre parole, per i candidati che già hanno altri ruoli nel PDL, sarebbe preferibile fosse trovato loro un posto nella lista del partito così da lasciare spazio, il più possibile, nella lista del Presidente per coloro che si volessero candidare in quanto autorevoli rappresentanti della c.d. società civile, provenienti dalla libera professione, dalle associazioni di categoria, dal mondo imprenditoriale e sindacale e (perché, no?) anche dal centrosinistra, ciò al fine di rappresentare un reale vantaggio per il nostro Candidato Governatore”.