Nella nottata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Reggio Calabria, hanno tratto in arresto Caccamo Danilo, classe 87, reggino, con l’accusa di incendio doloso di più veicoli, in concorso con la propria convivente, ai danni dei due fratelli.
Era da poco passata la mezzanotte di oggi quando giungeva presso la Centrale Operativa di Reggio Calabria una richiesta di intervento per l’incendio di due scooter. Giunti sul posto segnalato in località Trapezzoli Nord, i militari del Nucleo Radiomobile potevano verificare che ignoti, poco prima, utilizzando del liquido infiammabile, avevano dato alle fiamme due motocicli, parcheggiati in strada.
Contemporaneamente, un altro equipaggio Radiomobile, veniva indirizzato in via Ravagnese Superiore – traversa Scagliola – dove, anche li, era stato segnalato un incendio di una macchina.
L’intervento dei Vigili del Fuoco, che provvedevano a domare le fiamme, conclamava la dolosità dei due eventi.
Dopo i primi accertamenti espletati nei luoghi degli incendi, i militari operanti si sono immediatamente messi alla ricerca degli autori e, scorgendo tra gli elementi raccolti la relazione di parentela tra le vittime degli attentati, hanno avuto l’ intuizione che tutto potesse ricollegarsi ad una situazione familiare controversa- verosimilmente causata da questioni sentimentali – che aveva fatto scaturire frequenti litigi tra i fratelli culminati con l’episodio incendiario.
Infatti, giunti all’abitazione di Caccamo Danilo, eseguivano una perquisizione domiciliare e personale, estendendola anche alla sua autovettura, dove riuscivano a trovare una bottiglia in plastica, contenente del liquido infiammabile, del tutto identica a quella rinvenuta sul luogo del delitto. Gli operanti, grazie alle inconfutabili fonti di prova raccolte e d’accordo con l’Autorità Giudiziaria reggina, hanno tratto in arresto l’attentatore, deferendo in stato libertà la sua compagna rumena A.G.E. di anni 18.
L’arrestato è ora trattenuto presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.