Riceviamo e pubblichiamo nota del consigliere comunale del PD Dott. Demetrio MARTINO
Per un confronto serio sull’Aeroporto dello Stretto e Sogas bisogna partire dai dati obiettivi dei bilanci societari 2006 e 2007, dunque precedenti all’attuale amministrazione e riportati nella relazione sullo stato economico-patrimoniale della Sogas SpA del 30/9/2008, che hanno registrato nei due anni perdite pari a 13.695.099 ed a 6.441.475 euro, ridotti grazie a contributi pubblici straordinari rispettivamente a 6.018.982 ed a 4.045.919 euro.
Dai dati della relazione si evince, poi, che senza adottare misure di ridimensionamento del personale le perdite tendenziali nel 2008 sono state pari a -41 per cento rispetto a quelle del 2007, e -72 per cento rispetto a quelle 2006.
A mio avviso questa deve essere la base di partenza per un confronto non ideologizzato. Riscontrando, inoltre, alcuni dati positivi: il completamento del pontile di attracco per il collegamento con la Sicilia, gli investimenti previsti nel medio periodo per l’adeguamento dell’aerostazione e la realizzazione della stazione ferroviaria a servizio dello scalo aereo. Inoltre, dal prossimo 24 luglio al 3 settembre, Reggio avrà un collegamento bisettimanale con Verona con il vettore Air Italy.
Notizie positive che, però, sono controbilanciate dall’insufficiente attenzione della politica nei confronti del nostro scalo. E nel mentre concordo con la riflessione del presidente del Consiglio Chizzoniti che parla di tariffe esagerate per il “Tito Minniti”, non posso però non ricordare che l’aeroporto reggino non gode di fondi pubblici che possano calmierare i prezzi dei biglietti.
Qualcuno dovrebbe spiegare in maniera chiara e credibile perché il ministro dei Trasporti Matteoli ha concesso nei giorni scorsi solo all’aeroporto di Crotone (che fra gennaio e aprile 2009 ha registrato la perdita del 78,9 per cento dei passeggeri rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) un fondo per oneri di servizio di 3 milioni e 900 mila euro, che serviranno a rilanciare l’aeroporto ed incoraggiare nuovi vettori ad impegnarsi su quello scalo grazie alle riduzioni tariffarie che si avranno a seguito dei fondi pubblici concessi.
E’ inspiegabile perché tale trattamento di favore non sia riservato anche alla nostra città, mentre Matteoli si incaponisce a penalizzarla non concedendo l’autorizzazione per l’attività volativa “H 24”, che consentirebbe l’apertura dell’Aeroporto dello Stretto 24 ore su 24. Solo così si ridurrebbero i costi che al momento gravano su Sogas per l’assistenza ai voli nelle ore notturne.
Penso che sia assurdo che tale autorizzazione, in presenza dei requisiti occorrenti, non venga concessa. Mentre i suoi naturali concorrenti (Lamezia e Catania) l’abbiano.
Nel contempo, non comprendo le posizioni di quegli esponenti politici cittadini che affermano che l’apertura H24 dello scalo non abbia nessun nesso con lo sviluppo dell’Aeroporto dello Stretto, dato che invece incentiverà i voli charter e cargo (da effettuare preferibilmente di notte).
Sono, infine, del parere che la Sogas debba gestire in toto tutte le attività e che con il sostegno bipartisan della politica si debba superare il sistema di autoproduzione di Alitalia. Ciò significherebbe, nella permanenza e nel rafforzamento della presenza di Alitalia, l’adeguamento del nostro scalo agli altri aeroporti nazionali. Deriverebbero così grossi benefici alla Sogas, il passaggio alla società di gestione dei dipendenti Alitalia, concrete possibilità di assorbimento e stabilizzazione della ventina di lavoratori attualmente dipendenti del Consorzio Omega-Consulta (che si occupano del servizio Handling).
Un impegno bipartisan della politica che metta al bando speculazioni ideologiche è il solo che possa incidere positivamente sul futuro del “Tito Minniti” in modo da concentrare le forze per rivendicare con urgenza i previsti aiuti pubblici che le regole Ue permettono a sostegno delle aperture di nuove rotte per gli aeroporti regionali.
Il consigliere comunale del PD
Dott. Demetrio MARTINO