Dal 27 febbraio al 1 marzo il quarto appuntamento di ZATTERE ospita nella
Sala SpazioTeatro un canto di rabbia: tra amore per la propria terra e
provocazione verso chi ne accetta quotidianamente il logoramento, tra poesia
e immagini, tra delusione e indispensabile reazione, Ernesto Orrico
sperimenta la sua performance aperta, dove diversi stili si intersecano e
diverse forme si inseguono in un discorso frammentato, sghembo, irrisolto,
come tutti gli sfoghi d’amore e rabbia.
Come precisa l’autore, “Non è solo un lavorare sul tema: ‘ndrangheta; ma è
tutto un arrovellarsi sulla malattia della mia terra – la mia regione, il
paese in cui vivo – su una sorta di infezione perenne. Provo a immettermi su
un sentiero che non vedo chiaramente ma che sta davanti alla mia vita
teatrale/artistica. La questione per me è enorme, è complessa, è terribile,
è disturbante…”
Attore e regista, Orrico collabora al Teatro della Ginestra di Cosenza e ha
partecipato alle produzioni di Teatro Rossosimona e Scena Verticale.
SquidExperience è la sigla con cui firma la sua personale ricerca artistica,
in direzione di una parola teatrale “che deve essere fatta a pezzi minuti,
ridotta a consonanti da sole, a vocali disperse… una parola perfetta,
necessaria, di nuovo teatrale; in simbiosi con un movimento fluido, fuori da
ogni violenza…”