Approvato dalla Giunta Municipale, il progetto inerente gli “Interventi urgenti per la riduzione del rischio idrogeologico nella fiumara di Sant’Agata”.
A darne notizia l’assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Reggio Calabria, Antonio Caridi.
“Prosegue l’impegno dell’Amministrazione Scopelliti nel settore – dichiara Caridi – e quest’intervento, infatti, s’inserisce nel contesto di altri programmi che abbiamo varato in tal senso, e che hanno evidenziato il nostro concreto interesse riguardo eventuali rischi idrogeologici in riva allo Stretto, e quindi, più in generale, in riferimento alla pubblica sicurezza. Il placet dell’Esecutivo, perciò, rappresenta un’ulteriore dimostrazione di come la volontà prioritaria di Palazzo San Giorgio sia quella di fornire ai nostri concittadini garanzie precise per non incorrere neanche nel minimo rischio possibile”.
“Nel dettaglio – prosegue l’assessore – gli interventi previsti ricadono nella zona sud del comune, lungo la fiumara del Sant’Agata appunto, e precisamente nella parte a monte, tra le località di San Sperato -Cataforio e nella parte a mare, in prossimità della foce della fiumara, tra l’area dell’ O.ME.CA e quella dell’Aeroporto. In particolare, nella parte a mare verrà realizzato un attraversamento, a cavallo degli argini del torrente, così da permettere di collegare via Padova alla nuova viabilità alternativa alla Statale 106 che, comunque, rappresenta il fulcro di un altro progetto. A monte, invece, si attuerà una mirata ricostruzione degli argini, con la bonifica e la risagomatura dell’alveo. E’ opportuno sottolineare che, dal punto di vista idraulico, questo specifico intervento non apporta alcuna modifica alla sezione di deflusso del canale della fiumara. Il tutto, poi, si accompagnerà alla pulizia dell’alveo stesso tramite lo smaltimento dei numerosi cumuli di rifiuti e materiali, che, purtroppo sono stati impropriamente depositati all’interno dei muri d’argine. Insomma – conclude Antonio Caridi – un’opera strutturata che, sempre nell’ottica della tutela dell’ambiente, ci consente di fronteggiare adeguatamente tutti quei problemi che potrebbero nascere da assetti non adeguati delle nostre fiumare e dei nostri torrenti e che, quindi, potrebbero rendere vulnerabile il territorio: una situazione che monitoriamo attentamente e verso la quale destiniamo particolare concentrazione”. (RSG)