Riceviamo e pubblichiamo
Sarebbe noioso, oltre che inutile, rispondere al compagno Delfino ma chi si appresta a leggere il suo “farneticante” scritto, (se digiuno di storia), potrebbe anche credere alle “fandonie” che “accoratamente” racconta.In premessa, bisogna precisare che secondo gli storici (non gli ideologi!) le cose che unirono il comunismo al nazismo furono molte di più di quelli che li divisero! Vedi i Lager, le persecuzioni contro gli ebrei e il completo diniego della dignità e libertà altrui. Ergo Lei sarebbe la persona meno titolata a parlare. Ma, visto che aveva la “fregola” di attaccare un uomo di indubbie qualità politiche ed umane quale è stato Giorgio Almirante, non ha avuto il buon senso (almeno) di dire la verità sino in fondo.Le rispondo solo per amore di verità e perché sono stufo di ascoltare le solite bugie, che voi della sinistra ci propinate da una vita e che vi hanno consentito di esistere sino ad oggi.Dico sino ad oggi, perché politicamente siete scomparsi.Fortunatamente la storia non perdona: il comunismo è stato seppellito dalle sue stesse bugie.Ma, comprendo e me ne dolgo. I vostri paraocchi vi impediscono, ad oggi, di vedere la realtà !E poichè amo dire le cose senza pavide omissioni o sottintesi striscianti, legga attentamente quanto di seguito riportato.Parliamo di Almirante, colui il quale fu allievo di Giovanni Gentile.Almirante, che ha contribuito in un momento storico difficile, il post-sessantotto, a contenere gli impulsi violenti di una destra estrema, ghettizzata a priori, formata da gente comune che credeva ancora nei valori che gli erano stati insegnati: il motto Dio, Patria e Famiglia.Lo stesso Almirante contribuì all’occultamento di documenti relativi ad un progetto di legge, sollecitato dal governo tedesco e respinto da Mussolini, legge con cui la persecuzione antisemita sarebbe estesa a cittadini non considerati ebrei prima dell’ 8 settembre.Nel 1971 a torto le sinistre avrebbero accusato Almirante, di essere stato fucilatore non per immaginari episodi della campagna di Val d’Osola ma per aver firmato un bando datato dalla prefettura di Grosseto il 17 Maggio 1944, comminante la fucilazione ai militari e civili unitisi alle bande partigiane, i quali non si fossero costituiti entro il 25 maggio 1944.In realtà Almirante aveva semplicemente trasmesso alle prefetture il testo, giustamente detto del perdono, poiché estendeva una precedente amnistia ai militari sbandati che, in virtù di un precedente decreto, avrebbero dovuto essere fucilati anche prima del 25 maggio.Nel corso di una campagna elettorale giuliana un esponente di Democrazia nazionale lo aveva accusato, senza prove, di favoreggiamento personale nei confronti di un presunto responsabile della strage di Peteano (1972): l’accusa pur smentita dal senatore di democrazia nazionale sulle cui confidenze avrebbe dovuto basarsi, portò ad una lunga inchiesta, al cui termine Almirante fu rinviato a giudizio con altri ma amnistiato prima dell’inizio del processo.Se l’Italia ha ritrovato una destra moderna lo deve anche a questo uomo, perseguito negli anni bui dagli opposti estremismi per il reato di ricostituzione del partito fascista, in una sorta di persecuzione giudiziaria che non ebbe seguito.Un grande italiano e il leader della generazione che non si arrese.Un uomo che ha saputo insegnare il senso di sacrificio per il Paese, la solidarietà tra gli italiani, dopo la tragedia della guerra, per il bene di una Patria comune a tutti i suoi figli, la dignità, il coraggio per le prove della vita.Riguardo il manifesto a difesa della razza nella sua “overture”, avrebbe avuto il buonsenso di aggiungere quel che, invece, disse Violante : Almirante ”era stato caporedattore della Difesa della Razza; egli pero’ e’ l’unico che, entrato nella vita repubblicana, ha preso le distanze da quell’esperienza. E lo fece con una dichiarazione pubblica. Altri (vedi Bocca, Fanfani etc) fecero la stessa cosa ma non presero le distanze”. Riguardo la rivolta di Reggio, lasci perdere è troppo giovane e troppo “intruppato” per capire.Antonio Nicolò –Alleanza Nazionale